La Galleria WESTEND di Francoforte (Frankfurter Westend Galerie)

 

La Galleria Westend di Francoforte, collegata all'Associazione Italo-Tedesca (Deutsch-Italienische Vereinigung), è divenuta per la Germania un centro espositivo per l’arte italiana del Novecento. Alcuni dei più significativi artisti italiani del XX° secolo, come Morandi, Melotti, Reggiani, Magnelli, hanno esposto qui le loro opere per la prima volta a Francoforte, in qualche caso per la prima volta in Germania. A Lucio Fontana fu dedicata una personale nel 1970. Una mostra di incisioni di Giorgio Morandi si svolse nel 1973; nel 1978 ci fu la seconda, con dipinti a olio, disegni ed incisioni. Grazie all’intervento di Trude Müller, direttrice della Galleria, fu possibile far ottenere dalle sorelle Morandi una donazione al Museo Städel: sei incisioni tirate dall’artista, morto nel ’64, passarono così da Bologna a Francoforte.

Piero Dorazio, Carla Accardi, Giulio Turcato, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Pietro Consagra fecero parte del gruppo ”Forma 1”, nato nel 1946, che si ribellava a qualsiasi forma di arte figurativa. Nel 1987, per iniziativa della Galleria, si svolse alla Mathildenhöhe di Darmstadt una retrospettiva dal titolo ”Forma 1”, con la pubblicazione di un ricco catalogo. La mostra del gruppo fu allestita contemporaneamente alla Galleria ed ebbe una grande risonanza.

Nel 1972 e nel ’76 si allestirono due mostre di Arnaldo Pomodoro. Le fragili e poetiche sculture di Fausto Melotti furono esposte nel 1980 e nel 1985, quando pochi in Germania conoscevano la sua opera. Oggi la Mathildenhöhe gli dedica una grande retrospettiva.

L’iniziativa dell’artista di donare alla città di Francoforte una sua opera non ebbe il riscontro previsto, ma il desiderio di Melotti non rimase senza esito: infatti, una delle maggiori aziende di Francoforte acquistò una grande scultura in metallo: il ”Planetario” che attualmente si trova di fronte all’edificio principale dell’azienda.

Furono tre le personali di Giuseppe Santomaso alla Frankfurter Westend Galerie (1975, 1981, 1986). Nei suoi quadri, che riflettono elementi architettonici di Venezia, si riconosce chiaramente lo stretto rapporto dell’artista con la sua città. Il pittore milanese Enrico della Torre ha intitolato ”Paesaggi della mente” uno dei suoi dipinti a olio, che si possono descrivere come metafore fantasiose e surreali di processi naturali o psicologici. Della Torre espose quattro volte nell’Arndtstraße (1973, 1979, 1984 e 1991).

La Frankfurter Westend Galerie non vuole essere solo un centro di esposizione per rappresentanti dei classici moderni, ma offre anche a giovani e giovanissimi artisti la possibilità di presentarsi con le proprie opere ad un pubblico interessato all’arte. Tra questi contiamo Enzo Esposito, Paolo Iacchetti, Tommaso Cascella, Arthur Kostner, Graziano Marini, Sonia Costantini, Vincenzo Satta, Alessandro Gamba ed altri.

Nel 1999 la Frankfurter Westend Galerie ha organizzato una mostra di Gianfranco Pardi, le cui opere venivano esposte contemporaneamente al Frankfurter Kunstverein in una grossa retrospettiva, in occasione della quale è stato pubblicato un catalogo.

Naturalmente gli spazi espositivi della Frankfurter Westend Galerie non si aprono solo agli artisti italiani: alcune mostre sono dedicate anche ad artisti tedeschi che siano in rapporto con l’Italia: ”Artisti tedeschi a Francoforte durante la guerra”, 1974, e ”Italienbilder”, 1983.

Esilio in Italia: è questo un capitolo poco conosciuto della storia del nostro secolo. Pittori come Eduard Bargheer, Werner Gilles, Max Peiffer Watenphul, Heinrich Steiner, pur non essendo perseguitati, subirono diffamazioni. Il loro libero rapporto con il colore e la riduzione della forma all’essenziale incontrarono forti critiche in patria, e ad alcuni, tra i quali Bargheer, fu vietato di esporre le proprie opere. Sebbene il fascismo fosse al potere dal 1922, l’Italia offrì loro ancora un certo spazio di espressione. Essi rimasero ampiamente sconosciuti al vasto pubblico sia italiano che tedesco. Esponendo le loro opere, la Frankfurter Westend Galerie ha contribuito a rendere noti questi artisti ad un pubblico più vasto. Nel 1999 questa iniziativa è stata ripresa con la mostra ”Hans Kuhn e l’Italia”, che è anche il titolo del relativo catalogo.

La ”Sehnsucht” per l’Italia esiste oggi come ieri: tra i giovani artisti tedeschi che cercano stimolo e ispirazione nel paesaggio italiano annoveriamo Joachim Czichon, Jörg Eberhard, Edith Oellers, Deva Wolfram e Sandro Vadim.

Nel 1994, in occasione del milleduecentenario della città di Francoforte, la Frankfurter Westend Galerie organizzò la mostra ”Arte italiana del Novecento nelle collezioni private francofortesi”, pubblicando sotto lo stesso titolo un catalogo che dà una visione d’insieme dell’efficacia e dell’attività della Galleria come centro artistico della Deutsch-Italienische Vereinigung.

(Da un testo di Katja Möhrle nell’opuscolo "Trent’anni di attività", 1996).