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ROMA

Arriva una legge sul libro e in generale sulla promozione della cultura italiana all'estero: il sottosegretario delegato ai beni librari Nicola Bono l'ha annunciata ieri alla "giornata della comunicazione sulle biblioteche e sulle iniziative per la promozione del libro" organizzata dal ministero della cultura. Se, come ci promette, arriverà in commissione, sarà la prima volta nella storia della Repubblica: fin'ora se n'è sempre parlato, gli editori l'hanno chiesta a gran voce, ma non si è andati oltre le norme sugli sconti praticabili nelle librerie. L'idea questa volta è di costituire, ci dice il sottosegretario, "una società per azioni che abbia l'incarico di coordinare soggetti istituzionali e privati, insomma un soggetto unico che si occupi della promozione nel mondo". Una legge che guarda all'estero.

"La presenteremo presto, non appena concordate le  coperture finanziarie, ma è già elaborata". La notizia è venuta fuori, un po'imprevista, in un contesto dedicato a un tema vicino, ma diverso. Di scena ieri erano le biblioteche, punto dolente nel sistema-libro in Italia. A questo proposito ci sono buone notizie: ora si potrà fare una qualsiasi...............................................................(1)  ricerca bibliografica da casa propria attraverso il computer potendo contare su una rete di 1400 biblioteche, a partire dalla 46 nazionali per arrivare a tutte...................................(2)  le altre...................................(3) . Lo sforzo, che va avanti da tempo, ha raggiunto un traguardo importante. Non tutto...................................(4)  il materiale di queste biblioteche è ancora in linea, ma è ormai disponibile globalmente il 20 per cento del patrimonio librario nazionale. Sembra poco............................(5) , non lo è. Il "catalogo unico" on-line (www.sbn.it) è in grado di fornire 6 milioni di documenti trattando oltre 2 milioni di dati l'anno. Nel Servizio bibliotecario si possono consultare banche dati relative al materiale librario antico (fino al 1830) e moderno, ai periodici, a documenti musicali manoscritti e a stampa e a libretti per musica dal '500 in poi. La trasformazione delle biblioteche "da luoghi dove si conservano i libri a luoghi di diffusione e comunicazione", sono parole del ministro Urbani, va avanti. In quest'ottica, il ministro ha presentato anche il CD rom "L.I.S.A., Lingua Italiana per Stranieri: Arte", un corso multimediale di lingua italiana per stranieri che usa l'arte come strumento per insegnare. La coincidenza è significativa: una ricerca sull'italiano oltre frontiera voluta dal ministero egli esteri e coordinata da Tullio De Mauro (verrà presentata a Roma domani) dimostra che l'interesse artistico è uno dei motori principali che avvicinano gli stranieri alla nostra lingua negli Istituti di cultura. Fra i progetti del ministero per la cultura andati in porto c'è anche il portale delle Biblioteche statali (www.superdante.it) e il programma "Rinascimento", che permette di leggere testi classici semicancellati o "sovrascritti" grazie all'uso dei raggi X. Non è grazie a questa raffinatezza, i motivi sono certo...................................(6)  più terra terra (come la possibilità di consultare Internet gratis, o quella di avere un posto tranquillo per studiare), però il pubblico delle biblioteche italiane, dicono al ministero, è aumentato negli ultimi anni, e nel 2001 è salito del 10 per cento. Tutto...................................(7)  bene, dunque? All'Aie, l'Associazione degli editori che segue molto...................................(8)  da vicino tutto...................................(9)  quanto riguarda il mondo del libro, ricordano però che l'Sbn è ottimo e tuttavia il problema delle biblioteche rimane grave. Il problema non riguarda direttamente il ministero: Soprattutto - come ci ricorda Laura Novati - resta il "buco" di quelle scolastiche: che semplicemente non esistono. O non possono funzionare per mancanza di fondi, di personale, e anche di volontà . Dopo le biblioteche di "pubblica lettura", grande traino per la lettura infantile, con la scuola dell'obbligo si apre una voragine, che divora i lettori di domani. Risponde Bono: "Noi possiamo agire direttamente solo sulle nostre 46. Ma attraverso i nuovi servizi interveniamo anche sulle altre...................................(10) , aumentando le possibilità di utilizzarle".

 

[Mario Baudino - LA STAMPA, 20 Febbraio 2002]