Corno Piccolo - per la parete Nord (Cip e Ciop agenti speciali)
Mario Cotichelli e Pierfrancesco Renzi, 20 agosto 1994. La via si svolge tra la Iskra (it. 31j) e La compagnia bella (it. 31k). Lasciati cordini in cless. e qualche ch. Sviluppo: c. 200 m. Difficoltà: D, con passaggi fino al V.L'attacco è a sinistra della Iskra, alla base di un'evidente lama appoggiata.
Si sale verticalmente in placca fino a sostare su di essa (50 m, cordini in cless.; passi IV e IV+). Si continua dritti andando a prendere una costola soprastante (ch.), sosta sotto una sporgenza (50 m, ch. e cless.; IV). Si supera lo strapiombetto e si prosegue più o meno dritti, seguendo le cless., fino a un diedrino (ch.), superato si sosta su cless. (50 m, cordini in cless., passi V e Iv). Dritti in placca, si supera una lama e si esce dalle difficoltà (45 m, cordini in cless., passi V e IV). La discesa: come per le vie adiecienti.
Corno Piccolo - per la parete Nord (Mago Merlino)
Mario Cotichelli e Gianluca Genovese, 28 agosto 1994. La via sale tra La compagnia bella e (it. 31k) e la Bachetti-Calibani (it. 31l). Lasciati ch. e cordini nelle cless. (lasciato un ch. per sosta). Sviluppo: 180 m. Difficoltà: TD-, con passaggi fino al VI-.L'attacco si trova fra le due vie citate in prossimità di una scolatura nera (dopo qualche metro cordone in cless.).
Si sale la paretina (ch.) a sinistra della scolatura (30 m, IV; ch. in sosta). Percorsi alcuni metri (ch.) si traversa a sinistra, poi di nuovo su dritti per traversare infine a destra (ch.); si continua dritti (ch.) fino ad una cengia erbosa, si obliqua a destra in prossimità di una fessura (cless.), sossta su placca su cless. (50 m, V, V+ passo VI-; cordini in cless.). Si sale in placca sulla sinistra (cless.), poi dritti (ch.) fin sotto una fascia strapiombante (ch. rosso della variante alla Compagnia bella), si salgono alcuni metri e poi si obliqua a sinistra fin sotto un tettino (cless. con cordino), lo si supera e si esce per la paretina soprastante (50 m, V e V+, cless. con cordini). Discesa: come per le vie adiecienti.
Corno Piccolo - per la parete Nord (Fog)
Paolo Bongianni e Bruno Vitale, 9 luglio 1994. 1^ ripetizione: Paolo Priorini, Valentina Fazio e Titta Colombo, 10 luglio 1994. La via sale lungo il pilastro delimitato dalla via X (it. 31r) e a sinistra della via Che Guevara (it. 31s). Utili dadi medio-piccoli, cordini, un paio di friends grandi per il diedro-fessura del terzo tiro. Sviluppo: 120 m. Difficoltà: TD, con passaggi fino al VI.L'attacco è sulla verticale di uno spit con cordino giallo posto su una bella placca grigia.
Si sale lungo la placca grigia con difficoltà crescenti (3 spit) fino ad una zona più facile, sosta con 2 spit in una nicchia (30 m, VI). Si prosegue dritti a uno spit e si supera uno strapiombo con fessura che muore in placca (cless.), si continua tenendosi a destra di un diedro-fessura (ch.), si supera una placca (spit) e si raggiunge una sosta con ch. e spit sopra grandi blocchi (35 m, IV). Si traversa a sinistra, si supera un diedro-fessura (IV, utile un friend) e si raggiunge la sommità del pilastro; si sale la sovrastante parete tenendosi a destra di un evidente rivolo (varie cless.) fino ad una sosta.
Rettifica: sale il pilastro sovrastante delimitato da due canali per i quali usciva la via.
Si sale alla base della grande placconata (20 m, sosta con 2 spit). Si supera uno strapiombino (ch.), poi su dritti su placca verticale con grossi buchi (2 ch., uno tolto), segue un tratto delicato sulla destra di un diedro, si oltrepassa un canale e si sale su dritti in fessura che incide una placca, sosta al suo termine, da cui iniziano le 5 doppie che riportano alla base (V+ e VI).
Corno Piccolo - per la parete Nord (Aiuky)
Roberto Alloi e Bruno Vitale, 28 agosto 1994. La via si svolge tra Ma Ir El (it. 31t) e Che Guevara (it. 31s) e sale al centro di una bella placca grigia. Via un pò forzata soprattutto nella parte superiore, comunque piacevole esu roccia ottima. Utili qualche chiodo, kevlar per cless., nuts e friends. Sviluppo: 230 m. Difficoltà: TD-, con passaggi fino al VI (VI+).L'attacco è in corrispondenza di una placca grigia e levigata, sotto la verticale di un ch. con fettuccia.
Si sale verticalmente su buchi e liste fino ad una bella fessura che conduce alla sosta posta c. 5 metri sotto quella della Che Guevara (45 m, V+, VI forse VI+). Ci si innalza verticalmente (3 m) e si supera uno strapiombino (V+, ch.), si prosegue dritti su una bella placchetta (ch.) fin sotto un evidente bombé (V+, V e V+). Si sale obliquamente fino ad una cless. posta in una piccola nicchia sulla sinistra del bombé, da qui ancora a sinistra fino a ricongiungersi con la Ma Ir El all'altezza della larga fessura che seguita, porta allo strapiombino con ch.; si sosta su comoda cengia erbosa con spuntone (45 m, V+ e V). Si sale a sinistra in un canale, si oltrepassa la sosta 4 della via Fog, e si continua, sempre nel canale, fino alla base di un bel pilastro appoggiato (40 m, III). Si sale il pilastro dove questo è più ripido (35 m, IV+). Si prosegue dritti (alla ricerca delle difficoltà) fino ad una cless., poi ad un ch. con fettuccia e si esce sull'ultimo risalto del pilastro. Discesa in doppia: dalla sosta 6 con una doppia di 50 m, obliqua a destra, si giunge, superato il canale a destra del pilastro, all'ultima sosta della via Fog (ma attenzione! la sosta si trova in realtà 3 m sotto la fine della doppia). Da qui con altre 5 doppie si ritorna alla base della parete.
Corno Piccolo - per la parete Nord (La danza dei satiri)
Paolo Bongianni, Ferdinando Lattanzi e Bruno Vitale. 1^ ripetizone: Cesare Giuliani e Pietro Spano, 28 giugno 1993. Questo itinerario si svolge fra la Via del Bombardamento (it. 31v) e la Panza-Muzi-Forti (it. 31u), in particolare sulla faccia sinistra del diedro percorso da quest'ultima. Utili dadi piccoli e medi, un ch. universale, un friend grande per lo strapiombo e cordini per le cless., nonché due corde da 50 m per la discesa in doppia. Sviluppo: 115 m. Difficoltà: TD+, con passaggi fino al VII-.L'attacco si trova in corrispondenza di un muretto posto sotto la verticale di un evidente bottone: l'occhio del ciclope, alcuni metri a destra della Via del bombardamento.
Salire una breve placchetta inclinata (10 m, III+). Superare una difficile paretina, a una cless. con cordino traversare a destra, poi dritti in placca (spit), aggirando sulla destra l'occhio del ciclope, per poi traversare a sinistra appena possibile sopra di esso (spit/sosta originaria), infine ancora dritti fino ad una cengia (40 m, dalV al VII-). In diagonale a sinistra su una grande lama, salire delicatamente lungo la faccia destra del grande diedro fino ad uno spit, traversare orizzontalmente (VII-, spit) poi in diagonale verso destra fino a una sosta (25 m, dal IV+ al VII-). Leggermente a sinistra (cless.) poi per una paretina gialla verticale (spit) fin sotto lo strapiombo, si supera questo (cless.) e la placca che segue (spit), fino ad una sosta (35 m, dal V al VI+). Con due corde da 50 m è possibile ritornare alla base.
Corno Piccolo - per la parete Nord (Untitled)
Tonino Palermi, Fabio Lattavo e S. Pagnini, 12 agosto 1994 (il primo tiro era già stato salito dallo stesso Tonino Palermi con S. Pagnini). 1^ ripetizione: Paolo De laurentis e Tiziano Marcelli, 30 agosto 1994. Itinerario molto interessante che sale a destra della Bachetti-Pagnini (it. 31z), si consiglia una ripetizione pomeridiana, quando la parete è al sole. Utile un'ancoretta. Sviluppo: 250 m (di cui 180 m, autonomi). Difficoltà: ED, con passaggi fino al VII e As (VIII+ se in libera).L'attacco è poco a destra della Bacetti-Fanesi.
Si sale per facili placche appoggiate fino alla base di un muro verticale (30 m, spit alla sosta). Leggermente a sinistra (ch.) poi verticalmente (varie cless.), da uno spit a destra (passo su ancoretta oppure una staffa sulla cless., in libera VIII+); dopo uno spit, una cless. (VI+ e VII) e un altro spit, si supera uno strapiombetto (VI+) e si prende una netta fessura (ch.) che si segue con difficoltà sostenute (V+ e VI) fino in sosta (50 m). Poco a destra a una cless. con cordino, con un passo delicato (VII) a un'altra cless., si prosegue a destra e poi dritti, si prende una fessura poco a sinistra (cless.), che si risale fino al termine, si incontra una fessura orizzontale, si traversa a destra due metri e si prende un'evidente e netta fessura verticale che si risale per c. 20 m (VI e V+) fino alla sosta che è al centro di una grossa fessura-rampa obliqua verso destra (50 m). Si sale dritti ad una cless. con cordino (IV+), poi ancora dritti (cless.) e superato un saltino più ripido si prosegue fino ad un terrazzo erboso (50 m, IV+). Ci si ricongiunge alla via Kontiki (it. 31y) con la quale si esce in cresta (c. 80 m).
Corno Piccolo - per la parete Nord (Il triangolo nero)
Paolo Bongianni e Bruno Vitale, 26 luglio 1992. 1^ ripetizione: Marco Marziale e Kay Waddel. 1^ invernale: Paolo De Fabiis e Gianluca De Rossi, 6 marzo 1994. L'itinerario si svolge su belle placche, con arrampicata assai piacevole. Via quasi completamente attrezzata. Sviluppo: 190 m. Difficoltà: TD, con passaggi fino al VI+.L'attacco si trova alcuni metri a sinistra della Saladini-Alesi (it. 31z2), in corrispondenza di un marcato rivolo nero.
Salire un diedro formato da lame, al termine salire a sinistra su un piccolo tettino, raggiungere a sinistra una piccola nicchia, traversare a sinistra e salire verticalmente fino ad una sosta su grande lama sotto uno strapiombo nerastro (35 m, passo V+). Superare ilò diedro-fessura sovrastante e sostare al termine (30 m, IV+ e V-). Traversare a destra del grande canale, salire un diedro che delimita a destra degli strapiombi (30 m, IV e IV+). Innalzarsi a sinistra in placca (numerose cless.) fino ad un'esile cless., obliquare a destra (buco erboso e ch. in una fessurina orizzontale), superare direttamente la placca (il triangolo nero) e aggirare un piccolo tettino sulla destra, sormontarlo e proseguire per un rivolo nero con difficoltà decrescenti fino alla sosta (45 m, V, tratto VI+). Obliquare a sinistra ed entrare in un canale fino a raggiungere sulla sinistra la cresta (50 m, III+ e III). Giunti in cresta (2° ripiano), si prosegue per questa (v. it. 31z4) oppure si scende per la stessa (v. 31).
Corno Piccolo - per la parete Nord (Il piccolo diavolo)
Clemente Busiri Vici e Bruno Vitale, 20 settembre 1992. 1^ ripetizione: Ezio Bartolomei, Luca Sebelloni e Bruno Vitale, 28 giugno 1993. Bell'itinerario con un tiro iniziale piuttosto difficile. La via è quasi completamente attrezzata. Sviluppo: 170 m. Difficoltà: TD, con passaggi fino al VII- (se in libera, altrimenti VI).L'attacco si trova al centro della placconata che delimita a sinistra la Saladini-Alesi (it. 31z2), a destra di un'evidente fessura.
Salire lungo esili fessure con difficoltà crescenti (spit poi ch.) fino araggiungere una piccola nicchia erbosa; superare la placca sovrastante (spit e cless.) fino a raggiungere una comoda cengia (30 m, V, VI e A0 oppure VII-). Superare una fessura obliqua a destra, a sinistra di una placca compatta, al termine traversare a destra e per via intuitiva raggiungere i grandi strapiombi sovrastanti, sostando esattamente alla loro destra (45 m, IV, IV+, passo di V). Salire per un diedro fessura (15 m, sosta con chiodo rosso ad anello). Salire verticalmente, costeggiando per alcuni metri la grande placca, traversare a destra orizzontelmente in placca (spit con cordino), poi verticalmente, in una fessurina esile, per via intuitiva (numerose cless.) fino a sostare sotto un grande tetto (45 m, IV, V passo VI-). Salire sulla sinistra un diedro inclinato fino a raggiungere la cresta (35 m, IV e III). Giunti in cresta (2° ripiano), si prosegue per questa (v. it. 31z4) oppure si scende per la stessa (v. 31).
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