IL CONGRESSO DI MILANO

IL CONGRESSO DI MILANO

Si e' tenuto presso l'Universita' "Bocconi" di Milano nella settimana dal 11 al 16 settembre l'XI Congresso Internazionale di Storia Economica. Si e' trattato di uno sforzo organizzativo notevole che ha impegnato il presidente della Associazione Internazionale, Aldo De Maddalena, ed i suoi collaboratori fin dal precedente Convegno di Lovanio del 1990. Al Congresso hanno partecipato piu' di mille studiosi provenienti da 70 paesi ed impegnati in quasi ottanta sessioni. Alcune hanno avuto al centro temi nuovi che andavano dalla evoluzione delle ex economie pianificate (A3, C55) alla storia ecologica (C14), alle reti commerciali in Asia (C47); dagli affari nel Sahara (C39) alla banca del Pacifico (C48); o nuovi approcci a argomenti gia' consolidati come quella sui contratti agrari nel Medio Evo (C26), sulla storia delle borse (C13), su produzione e potere nell'antichita' (B1), sui sistemi transnazionali di trasporto e di comunicazione (B8). Tra le sessioni organizzate da studiosi italiani si segnalano quella di Alberto Grohmann (C23), sullo spazio urbano e l'organizzazione economica nell'Europa medioevale; quella di Renato Giannetti (C51) sui cartelli; quella di Stefano Baia Curioni (C13) sulle borse; e quella di Carlo Poni (C11) su reti di produzione, regole di mercato e norme sociali, alla quale ha partecipato il premio Nobel dell'economia Douglas C. North, da tempo impegnato a sottolineare il ruolo delle istituzioni e della storia nella spiegazione del comportamento economico. Un secondo tipo di sessioni aveva invece lo scopo di fare il punto su qualche tema piu' esplorato dalla storiografia. Un esempio e' quella della sessione (B12) sull'evoluzione delle istituzioni finanziarie nel XX secolo, che si e' dedicata a fare un bilancio- sulla base delle diverse esperienze nazionali- relativo allla dicotomia banca e mercato finanziario nello sviluppo economico moderno. Un altro esempio e' quello della sessione (B7), sull'economia politica del protezionismo, in cui si e' ripreso con qualche novita' il tradizionale confronto tra storici ed economisti sulla teoria e la pratica del libero commercio nell'eta' del capitalismo industriale. Gli storici hanno riaffermato come questa rappresenti l'eccezione temporanea piuttosto che la regola di lungo periodo. Vi e' stato infine un terzo tipo di sessione, che aveva lo scopo di intraprendere nuovi progetti di ricerca. Tra queste sessioni si segnalano quella organizzata da Alfred Chandler, Franco Amatori e Patrick Friedenson sull'impresa globale nel XIX e XX secolo che prendeva spunto dal volume di Alfred Chandler - recentemente pubblicato anche in Italia con il titolo Dimensione e diversificazione (Il Mulino, 1994)- che estende l'indagine comparata dagli Stati Uniti ad altri Paesi come la Gran Bretagna, la Germania, ma anche l'Italia, la Francia la Spagna ed il Giappone. Ne e' emersa l'esigenza di apportare profonde integrazioni al modello originale, che tengano maggior conto delle specificita' locali delle diverse forme di impresa e di management. Si segnalano, sempre per l'approccio comparativo, le sessioni sulle determinanti del processo di integrazione dei mercati internazionali organizzato da Jeff Williamson e Tim Hatton, che ha avuto un approfondimento nella sessione (C10) curata dallo stesso Williamson e da Donald Mc Closkey; e quella di Vera Zamagni e Peter Scholliers sui salari reali tra XIX e XX secolo. Un altro interessante progetto di ricerca e' stato proposto da Angus Maddison ed Herman Van der Wee (B13), che ha inteso estendere l'analisi economica di contabilita' nazionale al lunghissimo periodo (ad esempio al sud est asiatico 1400-1900; Belgio 1500-1812; Italia 1600-1800). Vi erano anche delle sessioni D, nelle quali una ventina di giovani dottori di ricerca hanno presentato le loro tesi concorrendo ai premi previsti dall'Associazione. Sono stati premiati Kevin O'Rourke, che ha presentato una tesi sulla carestia irlandese; Catherine Schenk, che ha discusso la sua tesi sull'area della sterlina; Pedro Lains, che ha presentato il suo lavoro sulla crescita economica portoghese; Ana Maria Rodriguez, con un lavoro di storia medioevale; e Isabelle Lescente, che ha presentato una tesi sulla metallurgia vittoriana. Durante il Convegno e' stato rinnovato il comitato direttivo della IEHA (International Economic History Association) per il quadriennio 1994-1998. Questo e' cosi' composto: Presidente: G. Tortella (Spagna); Vice-Presidente: A. Hayami (Giappone); Segretario Generale: J. Goy (Francia); Tesoriere: H.C. Johansen (Danimarca); Presidenti Onorari: J.F. Berger (Svizzera), K. Glaman (Danimarca), P. Mathias (Regno Unito), Z.P. Pack (Ungheria), H. Van der Wee (Belgio), A. De Maddalena (Italia). Membri A. Fursenko (Russia), R. Cortes Conde (Argentina), F. Caron (Francia), A. Van der Woude (Olanda), R. Sutch (Stati Uniti), P. Thane (Regno Unito), J. Reis (Portogallo), A. MaŤzak (Polonia), W. Prucha (Repubblica Ceca), S. Eddie (Canada), S. Nicholas (Australia), H. Pohl (Germania). Il prossimo convegno internazionale si terra' a Siviglia nell'agosto 1998.