LA XVII SETTIMANA DATINI

LA XVII SETTIMANA DATINI

Dall'otto al tredici maggio si è svolta a Prato la XXVII settimana di studi dell'"Istituto Internazionale di Storia Economica Francesco Datini", dedicata all'uomo e la foresta. Un argomento di grande attualità, considerando il ruolo che il problema ambientale ha assunto sia a livello planetario che nel nostro Paese, e sul quale si concentrano gli studi di un grande numero di storici di varia estrazione. Il convegno è stato preceduto dal corso di specializzazione, durante il quale sono stati messi a fuoco problemi e metodi della ricerca storico-forestale. Il corso si è rivelato particolarmente interessante anche per la possibilità di mettere a confronto differenti tipi di fonti e di metodi di indagine utilizzati. Infatti, accanto agli approcci più tradizionali, legati all'analisi dei documenti cartacei e alle fonti iconografiche, sono stati illustrati metodi quali l'analisi del territorio per l'identificazione di tecniche e strutture legati alle forme di governo e di utilizzazione dei soprassuoli forestali e l'indagine storico-ecologica. L'interesse suscitato dal convegno è stato testimoniato anche dal gran numero di richieste di partecipazione che, per motivi di spazio, sono state poi ridotte a cinquanta. Il programma è risultato molto vario, ma anche piuttosto severo per quanto riguarda i tempi dedicati alle relazioni e alle comunicazioni, quest'ultime ridotte a pochi minuti. Nonostante questo, nel suo insieme, la settimana è riuscita a fornire un quadro abbastanza ampio del tipo di indagini che si vanno conducendo. Accanto ad impostazioni più consuete è apparsa chiara la tendenza, in alcuni settori di studio, a superare la tradizionale ottica contrazione-estensione del bosco, a favore di interpretazioni più articolate volte, ad esempio, ad analizzare modelli selvicolturali che comprendevano la contemporanea presenza di bosco e pascolo, e le indagini sull'organizzazione territoriale per lo sfruttamento delle foreste. Nell'ambito dei più recenti metodi di indagine è da segnalare la notevole diffusione della dendrocronologia per la quale anche in Italia esistono ormai numerosi studi. La nutrita e qualificata partecipazione di studiosi stranieri ha inoltre permesso di mettere a confronto risultati di ricerche condotte in Paesi diversi. E' stato questo il caso delle relazioni sul commercio e il trasporto del legname, l'uso del legname a scopo energetico, le regole monastiche, il paesaggio. La giornata di mercoledì, con la visita alla foresta di Camaldoli, ha poi permesso di prendere contatto con una delle foreste più antiche ed importanti della Toscana. Il legname proveniente dal Casentino, fluitato in zattere lungo l'Arno, ha alimentato per secoli i mercati di Firenze, Pisa e Livorno. Tale sfruttamento economico ha determinato caratteristiche di composizione specifica e di struttura ancora oggi osservabili nella foresta, così come sul terreno si possono ancora osservare alcune tracce relative ai modelli di utilizzazione forestale del passato.