BERTOLDI: Vorrei un momento spiegarti i miei obiettivi. * Vorrei ripensare un modo diverso di fare i libri che sfrutti in modo attivo ed esasperato l'informatica. In modo attivo significa creare prodotti che prima dell'avvento del computer erano semplicemente impensabili, impossibili da realizzare (vedi MITOLOGIA) Oggi il più delle volte il computer produce, parlo del mondo della stampa, in modo molto più veloce e migliore cose che comunque si potevano fare anche prima, in molto più tempo e con meno qualità. Il computer è comunque usato in modo passivo, l'utente finale spesso non vede la differenza. OLIVA: OK, direi che quello che cerchi si chiama sperimentazione grafica. Mi sembra molto interessante, un campo senza barriere,perche' le barriere sono in espansione continua. A questo proposito ti spedisco a seguito l'URL della sezione di NETFUTURE che si occupa di grafica digitale come forma di arte: trovi l'ultimo e i precedenti a: http://www.ora.com/people/staff/stevet/netfuture/inx_topical_all.html#Art_and_gr aphics In particolare per Federico e Giuliano. Netfuture e' un ottimo esempio di materiale testuale con organizzazione metatestuale multipla (strutture e processi di interfaccia multipli) BERTOLDI: * In questa sconsiderata corsa al CD-ROM non ci si rende conto che il libro ha molto da copiare dalla multimedialità, perlomeno sul piano degli stimoli, ma non solo. L'esempio più felice è l'ALBERO DELLA GRAMMATICA che da lontano mostra come in un'unica 'videata' l'intera materia, mostrando solo i rami principali. Avvicinarsi al manifesto per leggerlo significa addentrarsi nelle 'videate' sempre più particolari e specifiche. Anche per questo la materia è trattata con una logica che penso giusto definire analitica,i singoli rami si suddividono e rimandano ad altri rami. OLIVA: Sono d'accordissimo. Pensa a qualcuno che guarda una versione ridotta del tuo albero online e che sa che puo comperare l'oggetto. Il libro non morira' mai perche' e' un oggetto, non puo' essere sostituito da un'immagine digitale: l'immagine digitale non e' palpabile, non si puo' odorare, non si puo' corrompere, non invecchia, non ha identita unica ma molteplice, miliardi di copie sono istantaneamente possibili, senza spesa economica ne difetto alcuno rispetto all'originale. Sta avvenendo una differenziazione tra due mezzi di trasmissione del sapere, di comunicazione: Internet e il libro, che sviluppano culture, meccanismi e funzioni proprie e differenti. BERTOLDI: * L'idea è di perseguire una 'multimedialità' (solitamente superficiale enfatica, che spesso si pone tra il gadget e il gioco) concettuale, una totale trasversalità dei linguaggi, dove alla fine non è così importante il supporto dove si esprime; quello cartaceo porterà a sviluppare alcune soluzioni, quello rigorosamente informatico altre. Lo so, sto delirando ma sono vicino a qualcosa che non riesco ad afferrare. OLIVA: Io direi che il gioco tra le due identita' dei due mezzi apre possibilita' affascinanti, pensa a un bombardamento di immagini e suoni via internet e poi a un libro rilegato in pelle che profuma, con parole nitide stampate con forme leggermente irregolari dovute alla meccanica, ma nitide e rade sulla pagina bianca di carta pregiata, che scorre sotto i polpastrelli. Ognuna di queste parole esplode le immagini e i suoni dell'esperienza fatta su internet, l'evocazione segue un meccanismo che e' ancora tutto da esplorare. BERTOLDI: * L'idea dell'ALBERO... mi è venuta spiegando grammatica a Michele (vedi dedica) Perchè un bimbo s'addormenta sui libri, manifesta disagio e davanti ad un computer diventa un genio? Perchè la logica del computer è più semplice, più immediata. Perchè non posso utilizzare quella logica per fare un libro? Un computer è comunque una scatola che una volta spenta è spenta e comunque i video attuali non hanno poi una dimensione tanto diversa da quelle del libro. Perchè non utilizzo il manifesto (ideale per gente che legge poco) e tento persino il ricupero di tecniche care alla pubblicità come la memorizzazione inconscia. Se è vero la vista è il senso che maggiormente influenza la nostra memoria e se è vero che siamo molto di quello che vediamo, allora inserire qualche visual-book nel nostro panorama quotidiano potrebbe riservarci piacevoli sorprese. Adesso parliamo di quello che interessa a te. L'idea dell'interfaccia mi interessa non poco. Fossi fuori dal guado, nel senso che la mia attività ha in questo momento bisogno di tutta la mia attenzione, mi ci butterei a capofitto. So come son fatto e dentro sento che mi ronzano già molte idee. OLIVA: Secondo me cio che si produce in rete esce dal lavoro, la competenza e le idee di un gruppo di persone che ne sono l'origine, l'autore se vuoi, ma all'interno del quale e' molto difficile distinguere e attribuire paternita'. AUTORITA' COLLETTIVA. Non solo: la rete e' l'ambiente piu' perfetto per la realizzazione del concetto di divisione del lavoro. Immagina di avere un lavoro molto complesso che richiede competenza in una molteplicita' di campi diversi: certo ci vuole uno o piu' coordinatori ma decine/centinaia di espertissimi su aspetti molto particolari possono collaborare, e tutto puo' avvenirre molto velocemente, senza presenza fisica. BERTOLDI: Vorrei anche contattare Francesca, Giuliano e Federico. Ti invio quanto prima un gif della mia 'letteratura' per capire se può servire. Ti allego al momento lista degli autori trattati. OLIVA: ho visto l'elenco degli autori, l'ho messo a http://italia.hum.utah.edu/letteratura/altro/struttura.html mi sembra che ci si possa costruire una interfaccia molto visuale. BERTOLDI: autofinanziamento. Un contributo personale potrebbe essere quello di riconoscere una royalty per tutti i visual-book venduti tramite 'letteratura' (?) oppure cedere a 'letteratuta' in toto un mio visul-book specifico. Io non ho particolari 'gelosie' nei riguardi dei miei prodotti perchè ho troppe idee per nuove produzioni e penso che la condivisione degli utili (con le persone o per le cause giuste) possa solo aumentare gli utili stessi. OLIVA: Sentiamo gli altri che cosa dicono, io penso che allo stato in cui siamo ora, progettazione, potrebbe essere piu' interessante per te e per noi che tu applicassi una delle tue realizzazioni visive al corpus come sponsorizzazione. Non sono sicuro di voler mettere la mia immaginaziona a sviluppare un sistema di conteggio/pagamento ad hoc.