Guido : Dante nomina qui Guido Cavalcanti che rispose poi a questo sonetto con un altro sonetto. Lo si può leggere tra le sue Rime, S'io fossi quello che d'Amor fu degno"
Note esplicative
Lapo : è Lapo Gianni che fu notaio e poeta del gruppo che poi Dante chiamerà degli Stilnovisti. Dante lo ricorda anche nel De Vulgari Eloquentia, come uno dei poeti toscani più raffinati
Note esplicative
vasel : è diminutivo di "vaso" e significa qui "navicella"
Note esplicative
fortuna : qui significa burrasca
Note esplicative
rio : qui significa "cattivo"
Note esplicative
in un talento : secondo un'unica volontà
Note esplicative
E monna Vanna e monna Lagia : Vanna è la donna che Cavalcanti celebra nelle sue Rime. Lagia è la donna di Lapo. L'appellativo 'Monna' è proprio delle donne sposate
Note esplicative
con quella ch'è sul numer de le trenta : cioè quella che occupa il trentesimo posto. Dante allude ad un suo componimento, un sirventese, sulle sessanta donne più belle di Firenze. L'opera è andata perduta, ma Dante la ricorda anche nella Vita nova (VI,2) solo che lì Dante dice che Beatrice vi occupava il nono posto.
Questo è il motivo della discussione su chi fosse la donna cui Dante allude in questo sonetto: alcuni pensano che si tratti della donna che poi nella Vita nova ha la funzione di donna-schermo, cioè di proteggere la vera identità di colei cui in realtà il libro è dedicato. Altri ancora pensano che questo verso alluda proprio a Beatrice, perché "è sul numer delle trenta" significherebbe "supera le trenta": Beatrice supererebbe in bellezza almeno trenta donne
Note esplicative
il buono incantatore : secondo Gianfranco Contini qui Dante allude proprio al mago Merlino