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I testi narrativi.


Che cos'e' un testo narrativo.

Si puo' definire "narrativo" un testo in cui compaiono e sono prevalenti anche se non unici i procedimenti narrativi.

La narrazione si puo' riferire a fatti reali o puo' immaginare un mondo che, quando anche ha le apparenze della realta', e' comunque prodotto della fantasia dello scrittore.

E' subito necessario osservare che le uniche storie di cui si occupa questo capitolo sono i ricordi, le testimonianze, le cronache dal vero. Restano fuori dal discorso le storie inventate, le novelle, i romanzi, le fiabe,...la "fiction", come direbbero gli Inglesi. La ragione e' che la "fiction" usa i procedimenti della narrazione in modo del tutto peculiare sia perche' ha uno scopo artistico, sia perche' si colloca nel grande "thesaurus" della tradizione letteraria.

Narrare significa raccontare avvenimenti o fenomeni che si succedono nel tempo. L'organizzazione del discorso narrativo e' dunque determinata dal succedersi cronologico degli eventi. Non necessariamente pero' l'ordine del discorso corrisponde al dipanarsi temporale dei fatti: chi narra puo' anche decidere di anticipare la conclusione e poi raccontare in ordine inverso; oppure immaginare ordini anche piu' complessi. Non per questo il filo del discorso si pezza o s'imbroglia, anzi puo' risultare piu' interessante, perche' la scelta di un ordine serve a far vedere le cose secondo prospettive diverse.

Una narrazione infine puo' essere piuttosto personale e soggettiva (una pagina di diario, una lettera, un'autobiografia,...) o piu' distaccata ed oggettiva (una cronaca, una biografia,...)









Riconoscere un testo narrativo.

Riconoscere un testo narrativo implica saper ritrovare in esso i seguenti elementi: Chi, cosa, dove, quando, perche' e' la regola che nelle scuole di giornalismo e' insegnata ai giovani cronisti perche' imparino a non dimenticare mai le informazioni essenziali.
Siccome in inglese queste parole suonano: who, what, where, when, why la regola e' spesso citata come regola delle cinque W








Scrivere un testo narrativo.

Prima di scrivere...
occorre sempre essere consapevoli della situazione comunicativa in cui ci si trova
(a chi si scrive, con che scopo, quanto dev'essere lungo il testo; quanto tempo si ha a disposizione)
In un compito scolastico tutto cio' puo' essere definito nel titolo del compito.

Ma ATTENZIONE:
se il titolo non da' vincoli di sorta,
e' comunque INDISPENSABILE darsi dei vincoli perche' essi costituiscono una sorta di pista su cui comporre il testo.

  • Decidere in relazione al destinatario quale fatto narrare (cio' che puo' essere interessante per il giornale di classe puo' esserlo molto meno per un giornale cittadino, e viceversa).
  • Decidere se dare un tono soggettivo o oggettivo al discorso.
L'invenzione del testo
ovvero stabilire quali informazioni si vogliono introdurre nel testo
  • Accertarsi di aver colto bene l'elemento centrale su cui costruire la narrazione, sintetizzandolo in un breve enunciato che costituisca l'inizio del racconto o il titolo di esso, se il testo lo richiede (una cronaca, ad esempio).
  • Elencare le informazioni che si ritengono piu' interessanti per il destinatario.
  • Decidere quali informazioni presentare, accertandosi che siano presenti quelle che comunque sono indispensabili (chi, cosa, dove, quando, perche').
  • Decidere in che ordine raccontare gli eventi: ordine cronologico o ordine inverso,o...
La stesura del testo
  • Per ogni informazione che s'e' deciso di trattare, scrivere una frase che la presenti, e sviluppare il testo inserendo,se e' il caso, sequenze descrittive o dialoghi tra i personaggi della storia
  • Decidere in quale tempo raccontare (presente, imperfetto,...) e mantenere in modo costante la scelta fatta.
  • Scegliere un lessico che eviti la genericita'
la revisione del testo
  • Controllare che la narrazione sia completa.
  • Controllare che i rapporti cronologici e logici tra i diversi fatti siano chiari grazie ai connettivi appropriati (congiunzioni, avverbi ed espressioni che indichino i rapporti temporali e logici tra gli eventi).
  • La coerenza dei tempi verbali.


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