Ora dobbiamo parlare de' suffissi che hanno per caratttere la nasale labiale; ma, men, mant. Formati per mezzo del suffisso ma (lat. mo) sono i nomi come animus, fumus, calamus, dumus, armum per arma pomum, anima, cucuma, flamma in cui si ha la radice flag = indo-europeo bhrag o bharg (cfr. greco fleg) donde flagro; in sanscrito si ha bhargas che vuol dir "splendore".Altri nomi che essendo feminini conservano la forma ma sono: rima, spuma, turma, squama. Pomus e ulmus sono feminini ma hanno la forma mo.
Patrimus e matrimus vuol dire "che ha vivo il padre o la madre" e c'è il suffisso mo ma preceduto da un altro suffisso i. Questo suffisso ma, mo non ha nuova applicazione in italiano.
Il suffisso man (lat. men) ha una sufficiente applicazione in latino, e se ne possono dare vari esempi, nomen documen, cognomen, munimen ecc....
Accanto a questo suffisso c'è l'altro ment che ha la stessa applicazione e talvolta alcuni nomi si formano col suffisso men e col suffisso ment. Così munimentum, cognomentum, documentum; altri prendono soltanto uno come fulmen, agmen, gramen ecc... e fermentum, adiumentum, momentum ecc....
Nell'italiano nome, cognome si ha la perdita regolare dell'n. La parola fulmine non è di formazione popolare, e questo ci apparisce dalle chiose esplicative che si trovano negli antichi alla parola fulmine.
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Nomen latino risponde al sanscrito naman radice gna latino gno: la gutturale si è mantenuta laddove era difesa dal prefisso quindi si ha cognomen.