CILS - certificazione di italiano come lingua straniera
Le caratteristiche scientifiche e metodologiche della CILS
Equilibrio fra tradizione e innovazione
Sono ormai diversi anni che la CILS dell’Università per Stranieri di Siena è presente con una propria specifica e riconoscibile identità nel panorama vasto e per molti aspetti complesso dell’italiano per stranieri. Anche le attività svolte nel 1995 confermano che il modello teorico-metodologico sul quale è fondata la CILS rappresenta un elemento del successo del certificato.
La CILS si caratterizza principalmente per la ricerca di un ottimale equilibrio fra i modelli teorici attualmente più diffusi entro la comunità scientifica e l’elaborazione di un approccio originale che tenga conto delle specificità storico-linguistiche e sociolinguistiche della nostra lingua e della sua diffusione all’estero. L’acquisizione di elementi provenienti da modelli altrove elaborati e lo sviluppo di elementi originali riguardano innanzitutto le operazioni che consentono di trasporre dal piano teorico a quello applicativo concetti quali ‘competenza linguistica’, ‘competenza comunicativa’, ‘abilità linguistica’, ‘misurazione e valutazione della competenza’, ma investono anche la definizione di una procedura operativa adeguata alle condizioni di realizzabilità degli esami in rapporto al quadro istituzionale finora determinato per la diffusione delle certificazioni entro le strutture degli Istituti Italiani di Cultura.
Per quanto riguarda le teorie di riferimento, occorre sottolineare che l’attuale stato della ricerca scientifica di linguistica, psicolinguistica e glottodidattica non vede prevalere un unico modello teorico capace di imporsi in maniera dominante e tale da influenzare anche la dimensione applicativa: a seconda di come si intenda la nozione di ‘competenza linguistica’ è possibile progettare e realizzare sistemi diversi di misurazione e valutazione della competenza linguistica, con differente funzionalità e capacità descrittiva e predittiva. Se si intende la competenza come un fenomeno assimilabile a un processo 0-1 (o del tipo sì-no, o tutto-niente), si perde la possibilità di intendere la capacità linguistica come un continuum dove è difficile effettuare nette segmentazioni, partendo dall’idea di un graduale sviluppo delle capacità linguistiche di uno straniero. Se si considera la competenza linguistica come un tutto intrinsecamente globale, sarà difficile descriverla, misurarla e valutarla facendo riferimento esclusivo a prove analitiche e dalla struttura rigida. Se, invece, la si considera come il risultato della interazione fra un insieme di diverse microabilità, sarà possibile definirla più in dettaglio con procedimenti adeguati alle caratteristiche di ciascuna singola microabilità. La CILS fa riferimento a un modello variazionistico e interlinguistico, sempre più ampiamente analizzato dalle ricerche sull’acquisizione della L2: modello sul quale convergono e trovano coerenza prospettive socio e pragmalinguistiche, psicolinguistiche, glottodidattiche, strutturali.
Le caratteristiche portanti della CILS
La CILS ha operato una serie di scelte che la caratterizzano nel modo seguente.
• La CILS è il centro di un sistema di certificazioni che mira a rispondere in modo ottimale, con prodotti diversi, alle esigenze di un pubblico potenziale reale non omogeneo.
• Il centro del sistema certificatorio, la CILS, è uno strumento per la descrizione, misurazione e valutazione della competenza generale linguistica e comunicativa in lingua italiana.
• La CILS è fondata sull’idea di competenza linguistica come di un continuum segmentabile in poche, grandi varietà di apprendimento progressivamente più complesse. Si è cercato di stabilire una corrispondenza fra i livelli di articolazione della CILS (Livello UNO, DUE, TRE, QUATTRO) e le caratteristiche delle varietà di apprendimento dell’italiano come lingua straniera messe in luce dalla attuale ricerca scientifica di linguistica e sociolinguistica.
• La CILS si caratterizza per l’equilibrio fra le procedure strutturate, oggettive e analitiche di verifica della competenza linguistica e comunicativa e le procedure aperte, flessibili, globali.
• La CILS fa ricorso alle procedure docimologiche applicabili all’analisi della competenza linguistica.
• L’idea di una linea di prodotti certificatori ha spinto ad assegnare alla CILS un impianto modulare, tale da garantire la necessaria interconnessione fra il centro del sistema (la CILS) e i prodotti derivati/collegati.
La modularità si concretizza in uno strumento di verifica della competenza linguistica generale in italiano come lingua straniera, ma anche di verifica di competenze più specifiche e particolari: l’italiano nel settore economico-commerciale; l’italiano per studenti universitari; l’italiano per i lavoratori stranieri in Italia.
La modularità consente, inoltre, di capitalizzare i risultati parziali conseguiti nel sostenere gli esami della CILS: essendo la CILS strutturata in moduli di prove corrispondenti a ciascuna abilità linguistica presa in considerazione, il candidato che non riesca a superare tutte le prove vede comunque riconosciuti i risultati acquisiti in quelle superate (e ciò ai fini di una successiva ripetizione dell’esame).
Le caratteristiche innovative della CILS
Queste caratteristiche mettono la CILS in sintonia, sul piano delle scelte scientifico-metodologiche, con i modelli più diffusi e ritenuti più validi e affidabili di certificazione nelle altre grandi lingue di cultura. Accanto a tale carattere, la CILS si propone anche per alcuni elementi di originalità che qui ricordiamo.
• Utilizzazione delle più recenti strumentazioni teoriche e dei più recenti risultati della ricerca scientifica sull’italiano parlato (in particolare l’utilizzo del corpus di testi del LIP - Lessico di frequenza dell’italiano parlato, di De Mauro et alii, 1993).
• Utilizzazione di criteri formali, derivanti dalle ricerche della linguistica testuale, nella scelta dei testi scritti e parlati da utilizzare nelle prove d’esame.
• Utilizzazione di banche dati testuali a base informatizzata (LIZ, banche dati di giornali quotidiani) per la selezione dei testi.
• Utilizzazione di strumenti informatici di analisi dei testi (in particolare, uso del programma DBT, elaborato da Picchi presso l’Istituto di Linguistica Computa-zionale del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa).
• Utilizzazione dei più recenti modelli teorici (c.d. ‘modelli multivariati’) di descrizione della situazione dell’italiano contemporaneo al fine di identificare la pluralità di varietà di italiano da proporre nei testi utilizzati.
• Utilizzazione di modelli non deterministici (logica fuzzy) per la misurazione e valutazione delle abilità linguistiche dei candidati, in particolar modo quelle produttive. Tali modelli comportano un salto di qualità nel controllo della indeterminatezza delle misurazioni applicate ai materiali linguistici.
La base scientifica della CILS
Dall’insieme delle caratteristiche originali e di quelle più standardizzate deriva uno strumento flessibile e capace di rispondere, su solida base scientifica, alle esigenze della misurazione della competenza linguistica. Proprio questo continuo legame con i modelli scientifici di riferimento è un elemento generale caratterizzante la CILS, la quale - lo ricordiamo - è elaborata in ambito universitario, e pertanto vive intrinsecamente dei caratteri della ricerca scientifica. Solo il fondamento scientifico, infatti, può garantire la necessaria validità alle procedure e ai risultati della valutazione messe in atto tramite la CILS: e questo carattere è da ritenersi primario fra quelli che possono contribuire a colmare quel ritardo che sui problemi delle certificazioni caratterizza la lingua italiana rispetto a quanto realizzato per altre grandi lingue di cultura.
I risultati delle sessioni di esame
della CILS: 1993-1995
Sessioni di esame
La CILS ha iniziato nel maggio del 1993 le sessioni di esame negli Istituti Italiani di Cultura e nella propria sede di Siena. Da quel momento sono state realizzate complessivamente otto sessioni di esame: maggio e dicembre 1993; giugno, settembre e dicembre 1994, giugno, settembre e dicembre 1995.
Dati quantitativi
Nelle varie sessioni di esame finora realizzate la CILS ha avuto un pubblico di candidati crescente in modo esponenziale. Nella sessione del maggio 1993 i candidati sono stati 62; nella sessione del giugno 1994 sono stati 366, nel giugno 1995 sono stati 492. Anche il confronto fra tutte le sessioni di esame mette in luce, globalmente, l’andamento progressivamente più ampio dei consensi avuto dalla CILS, come da grafico.
I motivi del successo della CILS sono identificabili nei seguenti elementi:
• il riconoscimento di quella che è un’effettiva competenza, non rilasciando certificazioni per livelli troppo elementari e assolutamente non in grado di garantire l’autonomia comunicativa dell’apprendente;
• la struttura organizzativa fondata sulla informatizzazione delle procedure di realizzazione dei test, nonché sulla specializzazione e insieme flessibilità della pluralità di competenze presenti nel gruppo di lavoro che realizza la CILS;
• la presentazione dello strumento nelle varie situazioni locali, cioè negli Istituti Italiani di Cultura e in altre sedi accademiche e private. L’opera non si è limitata alla sola presentazione della struttura e dei contenuti della CILS, ma si è trasformata in una occasione per affrontare con gli insegnanti i più rilevanti temi glottodidattici e i principali problemi dell’insegnamento dell’italiano. In tal modo l’Università ha trovato nella CILS un’ulteriore occasione per svolgere la propria funzione di formazione continua e ricorrente presso gli insegnanti di italiano all’estero. Il personale del centro CILS ha svolto conferenze e seminari negli Istituti Italiani di Cultura e in altre istituzioni (spesso universitarie) di Atene, Salonicco, Londra, Edimburgo, Madrid, Varsavia, Vienna, Innsbruck, Parigi, New York, Washington, Grenoble, Lussemburgo, Praga, Lione, Città del Messico, Lugano, nonché in Italia, oltre che a Siena, a Roma e a Firenze;
• la politica di diffusione della CILS attuata dall’Università per Stranieri di Siena che ha fatto prevalere il criterio della distribuzione delle sedi su quello della concentrazione. Le convenzioni relative alla CILS sono state stipulate fra l’Università per Stranieri di Siena e circa 50 Istituti Italiani di Cultura e altre Istituzioni all’estero. Pur se la scelta ha comportato un impegno finanziario maggiore, si è preferito realizzare gli esami della CILS in molte sedi (anche in quelle con pochi candidati), piuttosto che concentrarsi su poche sedi ‘facili’ e con molti candidati. Anche in tal modo si è cercato di contribuire alla diffusione e al sostegno della nostra lingua e cultura all’estero.
Riteniamo tali risultati incoraggianti, specialmente se consideriamo che una certificazione come la CILS poco indulge ai facili esami e implica da parte dei potenziali candidati una certa ritrosia a sottoporsi a una prova complessa, ma il cui valore è assolutamente innegabile e tale da accrescersi nel tempo e nel confronto con altri strumenti di certificazione.
Massimo Vedovelli
Responsabile Scientifico della CILS