IL PROGETTO
“ARIANNA”
Nell’ambito dei progetti della Comunità Europea per la formazione linguistica è stato approvato per il secondo anno un programma di ricerca finalizzato all’ideazione e all’elaborazione di materiali e metodi per l’autoapprendimento delle lingue romanze da parte di studenti di madrelingua romanza. Questo progetto (denominato “Ariadna” e coordinato dal Prof. Tost Planet dell’Università Autonoma di Barcellona) vede coinvolte cinque aree linguistiche (catalano, francese, italiano, portoghese e spagnolo) e cinque istituzioni universitarie europee (l’Università Autonoma di Barcellona, l’Università di Lisbona, l’Università per Interpreti e Traduttori di Mons - Belgio, l’Università di Parigi “Paris VIII”, l’Università per Stranieri di Siena). Durante il primo anno (1996-97) il progetto era stato finalizzato alla formazione e all’aggiornamento dei docenti di lingue romanze: sono stati infatti realizzati cinque “moduli”, che mettono a fuoco alcuni aspetti rilevanti dal punto di vista glottodidattico. Quattro di questi dossier esaminano in un’ottica comparativa romanza altrettanti problemi di tipo linguistico (“La sintassi degli impersonali”, “La sintassi della negazione”, “Lessico-grammatica”, “Fonetica”), mentre il dossier sulla “Metodologia” mette a confronto i più recenti contributi delle diverse aree linguistiche rappresentate, trattando una serie di punti cruciali della didattica delle lingue moderne.
Per l’anno 1997-98, invece, il progetto sposterà la sua attenzione sull’apprendente di madrelingua romanza che intende studiare un’altra lingua affine. Le tappe preliminari, prima di procedere alla realizzazione dei “moduli” per l’autoapprendimento, prevedono una fase di ricerca comune su queste tematiche:
a. “Intercultura romanza”: fino a che punto esiste una base comune di comprensione reciproca.
b. “I modi per chiedere nelle lingue romanze”: studio della modalità interrogativa.
c. “La valutazione”: certificazioni esistenti e problemi di valutazione.
d.“Le parole per dirlo”: un’analisi lessicografica.
e. “Le ingiunzioni pedagogiche”: il discorso didattico nelle varie aree romanze.
Intercultura romanza
Il modulo ha le finalità di:
– ricordare agli insegnanti che la diversità culturale è il motore della motivazione non utilitaristica per spingere gli adolescenti a studiare le lingue romanze, che essi percepiscono come “meno utili” dell’inglese;
– individuare la possibilità, offerta dai continui scambi reali e virtuali, di presentare una cultura autentica e dinamica al posto di quella statica e spesso stereotipica contenuta in molti materiali didattici standard che iniziano a divenire obsoleti nel momenti stesso in cui sono stampati;
– scoprire, al di là delle differenze e al di sotto della generale americanizzazione che ricopre l’Europa, l’esistenza di matrici comuni linguistiche e culturali nell’Europa del Sud-Ovest, cioè l’area romanza del progetto.
Queste finalità si realizzano in due gruppi di obiettivi e due tipi di prodotti: per l’insegnante e per gli studenti.
I modi per chiedere nelle lingue
romanze
L’obiettivo dello studio è di presentare le distinte strategie seguite dalle lingue romanze per chiedere. Ciò implica non solo la descrizione sintattico-semantica delle costruzioni interrogative ma anche una particolare attenzione ai fattori pragmatici, per esempio alle intenzioni dell’emittente. A tal fine saranno presentati diversi tipi di domanda con i loro obiettivi comunicativi. Sarà anche analizzata la modalità con la quale la interrogazione viene trattata nei principali manuali di insegnamento delle lingue straniere, verranno proposti anche esercizi e tipologie di unità didattiche.
La valutazione
Si propone l’obiettivo di contribuire a rafforzare il quadro di riferimento concettuale relativo alla diversificazione delle pratiche valutative, a fornire un quadro culturale di riferimento per gli insegnanti di lingua e ad individuare una diversificazione delle funzioni della valutazione. Una volta fornito il quadro epistemologico, il lavoro porterà alla creazione di quattro prodotti didattici utilizzabili da alunni tra i 12 e i 19 anni e di consigli ai docenti per il loro uso.
La realizzazione concreta di materiali così concepiti dovrebbe anche permettere alcuni avanzamenti concettuali suscettibili di essere l’oggetto di ricadute a carattere propriamente scientifico.
Lo scopo è di sviluppare nell’apprendente attitudini positive in rapporto alla nozione di valutazione certificante della competenza linguistica in una prospettiva di acquisizione di autonomia per l’apprendimento.
Sarà anche costituita una banca di item a disposizione dell’insegnante che saranno direttamente utilizzabili nella quotidiana azione educativa. Il modulo si propone inoltre di produrre una prova di valutazione di ogni lingua del progetto: in questo modo si avranno in cinque lingue differenti la stessa struttura, gli stessi scopi, la stessa concezione della lingua e le stesse modalità di espressione in prove unificate. Infine, a partire dagli item preventivamente raccolti nel quadro della valutazione sommativa, saranno sviluppate alcune situazioni-stimolo suscettibili di essere utilizzate in classe a fini formativi, esenti quindi da qualsiasi scopo certificante.
Le parole per dirlo
Il progetto prevede la produzione di:
– un inventario interlinguistico di verbi e di nomi per “DIRE” nelle lingue del progetto;
– materiali per le attività di classe con esercizi di applicazione didattica riguardo ad apprendenti di livello avanzato;
– un censimento dei manuali per l’insegnamento delle lingue straniere relativamente alle espressioni comuni contenute in tali manuali.
L’inventario interlinguistico, che prevede i predicati per “DIRE” limitati ai verbi e ai nomi, sarà ricavato recensendo i dizionari; come materiali per le attività di classe saranno proposti supporti (testi, video, registrazioni audio ecc.) e percorsi che permettano di condurre gli apprendenti ad “apprendere ad apprendere”.
Le ingiunzioni pedagogiche
La ricerca intende fornire all’apprendente (ma anche all’insegnante e agli ideatori di materiali pedagogici) uno strumento che lo aiuti ad appropriarsi nel modo più efficace possibile delle ingiunzioni pedagogiche che gli sono indirizzate. A tale scopo saranno elaborati un catalogo di ingiunzioni pedagogiche utilizzate a livello 1 da parte dell’insegnante, un repertorio lessicale delle ingiunzioni che possa sottolineare le equivalenze terminologiche tra le lingue del progetto, una tipologia di ingiunzioni in funzione di quella delle attività, compiti e esercizi di classe, una Unità 0 di orientamento.
La diversità linguistica dell’Europa è una ricchezza da sfruttare favorendo la reciproca conoscenza e la valorizzazione del patrimonio comune, come è in questo caso quello delle radici linguistiche dei parlanti di lingue romanze. Per questo tipo di persone può essere particolarmente adatto anche lo studio in autoapprendimento, purché si realizzino gli strumenti pedagogici adeguati. E’ questa la prospettiva in cui si muovono i ricercatori che fanno parte del progetto “Ariadna”, convinti dell’importanza della diffusione delle lingue romanze per un rafforzamento dell’unità europea, pur nel rispetto del plurilinguismo e pluriculturalismo che la caratterizza.
Pierangela Diadori
Antonella Benucci