L'AUDIOVISIVO IN EUROPA ALLE SOGLIE DEL 2000 Nuove prospettive per la didattica (Siena, 25 ottobre 1997)

 

Organizzato dall'Università per Stranieri di Siena in collaborazione con Eureka Audiovisuel, Comune di Siena e Siena International Short Film Festival (con il contributo della banca Monte dei Paschi di Siena), il convegno si è tenuto presso i suggestivi locali del Santa Maria della Scala, nell'ambito della Quarta Sessione di incontri a cura di Eureka Audiovisuel di Bruxelles sul tema: "Industria audiovisiva e Finanza a confronto: conclusioni e prospettive" (23-24 ottobre), riassuntiva dei tre precedenti incontri (Ebeltoft, 29-31 maggio; Parigi, 3-5 settembre; Dublino 18-20 settembre).

Nell'apertura dei lavori il Rettore dell'Università per Stranieri Prof. Pietro Trifone e l'on. Roberto Barzanti, eurodeputato senese, hanno focalizzato da prospettive diverse alcuni degli aspetti poi maggiormente dibattuti negli interventi dei relatori: l'audiovisivo come veicolo tra i più efficaci del panorama sociolinguistico italiano in un'ottica di interscambio tra lingua dell'uso e lingua trasmessa e la necessità di una efficace politica europea finalizzata alla dovuta valorizzazione delle potenzialità europee nel campo della produzione di audiovisivi, nonché la necessità di diffondere il linguaggio audiovisivo nella didattica a tutti i gradi e livelli scolastici. A tale proposito proprio l'on. Barzanti ha riservato al pubblico presente la notizia senz'altro gradita della recente approvazione di stanziamenti europei per la creazione di materiali e la formazione della docenza su impostazione multimediale.

Gli interventi dei partecipanti al convegno si sono agilmente snodati nell'arco di un'intera mattinata intensa e decisamente arricchita di spunti e intuizioni. Tutti con l'indice puntato sul fatto che oggi non si può più considerare l'audiovisivo un mero sussidio alla didattica ma piuttosto un vero e proprio strumento di lavoro su cui fondare l'azione didattica.

Dalla pubblicità al corto e lungometraggio l'audiovisivo diventa un documento nel quale la lingua dell'uso si rispecchia e come tale si propone al suo fruitore, nella fattispecie lo studente di italiano come lingua seconda, con tutta la sua portata anche culturale. Non si dimentichi infatti che, grazie al codice iconico, l'audiovisivo ha l'opportunità di fissare anche quei linguaggi non verbali (gestualità, prossemica) indispensabili a una comunicazione autentica e dunque efficace.

Nell'ambito non direttamente legato all'insegnamento della lingua sono stati presentati video realizzati con finalità didattiche diverse ma tutti accattivanti, di buona fattura e accurata progettazione. Questa volta il denominatore comune è stato individuato sostanzialmente nella necessità di fornire alla didattica video di qualità. Solo puntando sulla qualità infatti si può sperare di colmare quel deficit di cultura dell'audiovisivo ancora oggi diffuso in troppi settori, almeno nel nostro paese.

Presto si potranno consultare gli atti che raccoglieranno le stimolanti riflessioni proposte nell'ambito di questo interessante convegno.

  Paola Micheli