LA CERTIFICAZIONE E I FIGLI DEGLI IMMIGRATI ITALIANI: IL CASO DI FRIBURGO

 

 

Dal giugno 1996 sono stati attivati gli esami di certificazione come lingua straniera CILS a Friburgo. Si tratta della prima sede di esame in Germania, una delle nazioni in cui la comunità italiana è numerosa e ormai stabilizzata e in cui sono pochi i nuovi arrivi e ancora meno i rimpatri.

 

La situazione della comunità italiana

La comunità italiana è apparentemente bene integrata e gode di diritti più estesi rispetto ad esempio agli immigrati extracomunitari, quali il diritto al voto comunale e la libertà di circolazione. Tuttavia tale integrazione non si riscontra nell'ambito della formazione scolastica. In Germania, infatti, un problema rilevante della comunità italiana è quello dell'insuccesso scolastico. La percentuale dei nostri connazionali nelle scuole speciali (Sonderschulen), una sorta delle vecchie scuole differenziali da cui sono scarse le possibilità di passare a scuole più qualificate, è la più elevata, mentre quella nelle scuole più qualificate (il Gymansien e la Realshulen) è la più bassa rispetto ai cittadini di tutte le altre nazionalità. Pertanto, in prospettiva, il ruolo che la nostra comunità è destinata a svolgere sarà del tutto subalterno e non sarà in grado di fornire leve alla classe dirigente.

 

Il ruolo della certificazione CILS

In questo contesto la certificazione CILS può avere una funzione importante. La CILS è la certificazione ufficiale dell'italiano come lingua straniera; non è un semplice certificato di fine corso, ma uno strumento che permette di stabilire il grado di competenza linguistica e comunicativa generale in italiano L2 che consente a chi ne è in possesso di dimostrare il "sapere" e il "saper fare" in italiano ed è spendibile a fini pratici, in ambito lavorativo, accademico e professionale. Essendo una certificazione, è indipendente dal tipo di corso, di programma di materiali e metodi adottati, ma può servire a dare indicazioni per impostare corsi di lingua e cultura italiana.

 

I candidati di Friburgo

A Friburgo l'esame CILS è stato accolto con grande entusiasmo da parte degli insegnanti, degli alunni e soprattutto dei loro genitori. Dal 1996 gli esami CILS sono stati sostenuti da quasi 200 candidati, distribuiti nelle tre sessioni del giugno e dicembre 1996 e del giugno 1997. Gli esami sono stati seguiti localmente dal COASCIT - Comitato di Assistenza Scolastica agli Italiani, che si interessa dell'organizzazione dei corsi di lingua e cultura italiana previsti dalla legge 153. La legge 153 del 3 marzo 1971 riguarda una serie di "iniziative scolastiche di assistenza scolastica e di formazione e perfezionamento professionali da attuare all'estero a favore dei lavoratori italiani e dei loro congiunti" (in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 19-4-1971, n. 96, pp. 2245-2247). I corsi della 153 a Friburgo sono frequentati da figli di immigrati italiani provenienti in prevalenza dall'Italia del Sud. Le classi sono fortemente eterogenee e formate da studenti di diverse fasce di età e di diverso livello di conoscenza della lingua, e anche con una diversa competenza relativa all'italiano come prima o seconda lingua, o addirittura come lingua straniera. Gli esami CILS sono stati sostenuti da studenti di età e di diverso livello di conoscenza della lingua e con una diversa competenza relativa all'italiano come prima o seconda lingua, o addirittura come lingua straniera. Gli esami CILS sono stati sostenuti da studenti di età compresa fra i quattordici e i diciassette anni che si sono orientati prevalentemente verso i livelli UNO e DUE della certificazione i livelli UNO e DUE , infatti, rispondono bene ai bisogni linguistici di un pubblico di adolescenti che apprendono la lingua in contesti scolastici.

 

L'atteggiamento di fronte alla lingua italiana

La certificazione per l'italiano ha rivalutato i corsi di lingua in quanto ha dato la possibilità di finalizzare tali corsi al conseguimento di una certificazione ufficiale spendibile per fini pratici. Quindi la frequenza di un corso di italiano non è più fine a se stessa, e il corso di italiano non solo utile per "posteggiare" un figlio mentre i genitori sono a lavoro. Questi esami sono serviti a far cambiare l'atteggiamento di fronte alla lingua italiana. L'italiano sta cambiando status, non è solo la lingua delle arti e della musica, ma è una lingua per gli affari, per il lavoro, uno strumento in più in una società dove la mobilità dei cittadini è sempre più forte. Anche la comunità italiana in Germania sta assumendo un nuovo atteggiamento verso 'apprendimento dell'italiano che non è più visto solo come la lingua delle origini o come un modo per mantenere legami con le proprie radici, ma come un sapere in più che può essere utilizzato in ambito pratico, economico e sociale.
 

Anna Bandini
Centro CILS