IL RUOLO DELLA RADIO MULTICULTURALE

NELLA MAPPA DELL'ITALIANO A CANBERRA

 

 

Vittoria Pasquini è docente presso l'University of Sydney.

 

L'esperimento didattico (programma radio con un corso di italiano come L2) che qui illustrerò e di cui sono stata coordinatrice nasce nel luglio 1995 come parte integrante del curricolo del corso di italiano all'Australian National University di Canberra.

I due elementi specifici che hanno svolto un ruolo fondamentale nella realizzazione di questa esperienza e che devono assolutamente essere presi in considerazione per evitare di presentare questa esperienza come un modello riproponibile tout court sono stati: la strettissima collaborazione dei docenti del programma d'italiano dell'Australian National University di Canberra e la positiva interazione di questi con gli studenti delle classi d'italiano; il luogo in cui essa è avvenuta, una città "utopistica", capitale dell'Australia, ed un dipartimento (Modern European Language) in cui l'insegnamento è fondamentalmente propedeutico alla ricerca ed in cui perciò la sperimentazione è molto ben vista.

 

Il curricolo dei tre anni di corso d'italiano come L2 all'Australian National University è stato concepito teoricamente come una mappa che ha al centro il Dipartimento di Italiano ed attorno una serie di luoghi, situazioni, istituzioni della città in cui l'italiano è attivamente parlato. Lo scopo di questa complessa rete di relazioni e movimenti è di offrire agli studenti la possibilità di un'esposizione alla lingua/cultura notevolmente superiore alle 5 ore settimanali obbligatorie.

All'interno del curricolo sono previsti numerosi compiti che vengono svolti all'esterno dell'università. Uno di questi, sicuramente quello che ha ottenuto più successo, è stata la produzione di materiali per un programma radio italiano appositamente creato e mandato in onda dall'emittente locale Canberra Multicultural Radio dal luglio 1995.

L'attività radiofonica è stata scelta per alcuni motivi: essendo uno strumento di comunicazione verbale permette un coinvolgimento degli studenti sin dal primo anno. C'è poi il passaggio dell'uso dell'italiano come fine all'uso dell'italiano come mezzo; inoltre c'è la specificità del mezzo stesso, strumento di comunicazione di massa, cosa che conferisce validità all'esperienza e le attribuisce positivamente un carattere di interazione multipla: interazione diretta tra i partecipanti in studio e interazione indiretta con i radioascoltatori. C'è poi un obiettivo più propriamente politico culturale, di cui la radio può essere portatrice su vasta scala e che fa parte del piano generale del curricolo: la promozione della lingua e cultura italiana in Australia.

Passando agli aspetti organizzativi, il programma radio doveva risultare funzionale non soltanto alle esigenze che venivano dai corsi universitari ma anche a quelle della realtà esterna all'università, doveva cioè avere le caratteristiche di autenticità sia per il pubblicointeressato sia per i contenuti del programma stesso.

Per quanto riguarda il pubblico, è stato ricercato all'interno delle scuole e poi tra tutti gli studenti di italiano e all'interno delle associazioni e della comunità italo australiana di Canberra.

Lo spazio radiofonico (1 ora a settimana, martedì pomeriggio alle 16,30) è stato "rilevato" dalle ceneri di un notiziario con pubblico inesistente. La fase organizzativa è stata molto laboriosa e ha necessitato di qualche mese di preparazione; essendo poi il primo programma di questo tipo in Australia, doveva anche giustificare presso gruppi di possibili ascoltatori la sua novità/necessità d'esistenza in termini "tecnici" e più specificamente didattici, socio/culturali/politici e d'intrattenimento vero e proprio.

Passiamo adesso a descrivere il tipo di programma. Poiché la trasmissione doveva rispondere alle esigenze di un pubblico diversificato, si è pensato di mischiare generi e tipi testuali, secondo una tendenza in voga in molte radio giovani australiane (es. Triple J): a delle parti di dibattito su delle parti di attualità con esperti in studio si alternano telefonate in diretta e brevi periodi di commenti e battute tra i conduttori. Il tutto intercalato da musica selezionata attentamente e che determina lo stile e il ritmo della trasmissione. Si è pensato a questo specifico tipo di programma radio perché i primi reali/potenziali fruitori del programma, gli studenti, appartengono alla fascia giovanile.

La trasmissione è costituita da minirubriche indipendenti tra loro ma legate da una cornice tematica ricorrente. In questo modo in un'ora di trasmissione gli studenti avrebbero potuto individuare le sezioni di loro interesse e/o più adatte alla loro capacità di ascolto; gli insegnanti avrebbero potuto selezionare sia diversi generi di testi (es. la telefonata, il dibattito d'attualità, la rassegna musicale) sia scegliere il tipo di parlato (parlato controllato, parlato spontaneo) a seconda delle loro esigenze didattiche. Eccone alcuni esempi.

- Il bollettino settimanale. Questo tipo di notiziario (parlato-scritto letto ad alta voce) fornisce informazioni sui principali avvenimenti in italiano a Canberra, è rivolto al pubblico locale che studia o che è di origine italiana ed è una delle parti del programma che per il suo contenuto può maggiormente interessare il pubblico degli anziani italo australiani.

- L'intervista all'esperto. Questo tipo di rubrica (parlato-controllato) è una delle parti centrali della trasmissione e comporta la messa a fuoco diretta della tematica della settimana. L'argomento viene deciso in sede di redazione seguendo suggerimenti che vengono dalle istituzioni coinvolte nel progetto. Poiché affronta l'argomento da un punto di vista specialistico questa rubrica si rivolge soprattutto agli studenti avanzati, ai giovani italoaustraliani di Canberra, ai docenti di italiano e agli esperti del settore.

Tra le tematiche trattate nel 1995 ci sono state: lo stato dell'italiano a Canberra, il centro culturale italiano a Canberra, l'emigrazione, le problematiche giovanili, l'italiano come multilingua, la cucina regionale italiana e l'alta cucina, le mode giovanili in Australia e in Italia, i giovani e l'amore, i giovani e le associazioni regionali di Canberra, le difficoltà dell'apprendimento di una lingua seconda.

Per quanto riguarda la lingua, il programma ha scartato la tentazione accademica di offrire un prodotto in lingua "alta", con contenuti riferiti alla cultura italiana in Italia ed ha preferito optare per le "mille varietà" dell'italoaustraliano (compresa l'interlingua dell'apprendente) e per il contesto locale, dove il dibattito vive ed opera attorno ad argomenti di rilevanza per la comunità che ne è coinvolta ed in cui lo studente può inserirsi e partecipare, migliorando di conseguenza il suo livello di conoscenza della lingua.

- La telefonata in diretta. Poiché non è pianificabile sia nella sua qualità (parlato-parlato o parlato-controllato a seconda di chi telefona) sia nella sua occorrenza (una, nessuna, molte durante una trasmissione) non occupa uno spazio specifico ma attraversa il programma in maniera del tutto imprevedibile.

- I conduttori a ruota libera. Questo tipo di interazione improvvisata (parlato-parlato) che comprende anche i saluti, i segnali di apertura, la chiusura del programma, funziona da collante spontaneo di una trasmissione che invece in molte altre parti ha una scaletta di contenuti accuratamente preparata. Questa parte è organizzata in un flusso comunicativo non discreto che, linguisticamente, può essere apprezzato da parlanti nativi o da studenti avanzati ma che, caratterizzandosi fonicamente attraverso l'uso di risate, ripetizioni, sospensioni, ingorghi comunicativi, può essere apprezzata anche dai principianti. Nella forma rimanda a un programma d'intrattenimento ed alleggerisce pertanto il tono della trasmissione.

- L'angolo letterario. Rubrica non fissa, affidata a un collaboratore esterno. Può consistere nella recita di una poesia o di un racconto (parlato-scritto letto ad alta voce), oppure nel commento (parlato-controllato) ad una tematica sviluppata nel programma. Questa rubrica interessa di solito un pubblico misto abbastanza vasto di parlanti nativi o di studenti avanzati. Può essere compresa in alcune parti (quelle recitative) da studenti intermedi.

- La rassegna musicale. Non fissa, affidata al tecnico alla consolle. Dato il carattere volontario dell'impegno radiofonico, il gruppo redazionale non ha a disposizione una raccolta molto vasta di musica italiana. Pertanto la rassegna viene fatta quando la trasmissione affronta una tematica per la quale un adeguato numero di canzoni sono a disposizione.

- Produzione autentica degli studenti. E' questa l'altra parte centrale del programma, quella che ne costituisce la caratteristica specifica e sulla quale il lavoro di riflessione è appena agli inizi. In questa sezione confluiscono i materiali prodotti dagli studenti in classe o all'esterno che vengono mandati in onda completamente incensurati così da fornire ai docenti varie possibilità: valutarli come una delle prove orali del corso, usarli come elemento di osservazione dell'interazione insegnamento/apprendimento, confrontarli con materiali creati da studenti di altri corsi, riuscire ad avere una visione complessiva di cosa succede nell'insegnamento/apprendimento dell'italiano a Canberra. Per quanto riguarda gli studenti, questa è la parte del programma a loro dedicata e da loro prodotta. Siccome le tematiche delle trasmissioni vengono decise in anticipo, si tratterà da parte degli insegnanti di aiutarli a muoversi all'interno di quei contenuti nelle forme e nei modi che vorranno/potranno e, da parte della redazione, di scegliere i materiali via via che arrivano in maniera consona alle varie trasmissioni. Dopo un iniziale periodo di rodaggio (pochi materiali creati soprattutto dagli studenti universitari), si è arrivati ad avere produzioni da vari livelli di scolarità, in alcuni casi con molto anticipo ed in sintonia con le tematiche del programma. Ecco alcuni esempi. Gli studenti delle scuole elementari hanno elaborato produzioni a distanza (mai in studio), organizzate dall'insegnante e che rispecchiano quindi il suo orientamento didattico. Di solito canzoncine o piccole interviste registrate. Gli studenti delle scuole medie hanno fatto poche produzioni in studio (bambini bilingue), di solito interviste dal vivo. Gli studenti delle scuole superiori hanno effettuato delle produzioni a distanza e in studio, stimolate dall'insegnante ma elaborate autonomamente dagli studenti che hanno lavorato sempre in gruppo. L'emulazione per questa fascia di età ha avuto effetti estremamente positivi. Le produzioni sono state interviste e conduzione dal vivo di miniprogrammi prodotti in classe. Gli studenti universitari hanno realizzato produzioni a distanza e in studio, stimolate dall'insegnante e/o progettate autonomamente. Questo livello ha creato la maggior quantità di materiali ed ha coinvolto il maggior numero di studenti. Tra i materiali prodotti in studio ci sono stati interviste, annunci di avvenimenti culturali/d'intrattenimento, canzoni (prodotte a distanza e/o cantate dagli studenti in studio). Tra i materiali prodotti a distanza è da segnalare un ciclo di interviste ai giovani italoaustraliani di Canberra collegato ad alcune tematiche del programma (i giovani italoaustraliani e l'Italia, i giovani e la politica, i giovani e l'amore, i giovani italoaustraliani e il dialetto, l'apprendimento di una lingua seconda). Le interviste sono state montate dagli studenti stessi per argomenti ed intercalate da musica.

Il primo ciclo di trasmissioni è stato giudicato indirettamente dal CEDAM (Centre for Educational Development and Academic Methods) e direttamente dai protagonisti e dal pubblico in termini incoraggianti. Inoltre il programma è continuato con lo stesso modello nel 1996 ed è stato usato per la valutazione della produzione orale degli studenti. Questa esperienza ha fornito la premessa per un programma su vasta scala, che è andato in onda dall'aprile del 1997 per tutto l'anno accademico su una rete italoaustraliana (Rete Italia) che trasmette 24 ore in varie città australiane (Sydney, Melbourne, Wollongong e Newcastle). Il programma nasce già con dei miglioramenti rispetto al precedente ciclo: innanzi tutto c'è un finanziamento da parte del Co. As. It (Italian Association of Assistance) attraverso l'assunzione di due conduttori (due insegnanti con esperienza radiofonica alle spalle), la promozione e la distribuzione di possibile materiale didattico ricavato dalle trasmissioni. E' stato istituito, poi, un coordinamento di docenti delle scuole primarie e secondarie e dell'università che fa da garante in termini di progettazione, promozione e produzione di materiali didattici derivati dal programma. C'è inoltre un pubblico già esistente e molto numeroso (in maggioranza anziani della prima generazione di emigrati) che può fare da promotore anch'esso alla trasmissione presso i propri figli e nipoti. Per concludere, la vasta rete di pubblico italiano, di personale insegnante e di studenti coinvolti può ragionevolmente far ipotizzare un dibattito dal vivo, su vasta scala, sulle modalità del mantenimento della lingua e della cultura italiana in Australia.

 

Vittoria Pasquini