CARI SOCI

 

Eccoci all'ultimo appuntamento del 1997 ed essendo ormai passati poco più di due anni dalla creazione dell'associazione credo che si possa tentare una sorta di primo bilancio.

Questa associazione rappresenta una sfida, in quanto costituisce in sé una novità. Non è una associazione strettamente collegata con una particolare categoria professionale, ma non è neppure una società con finalità quasi unicamente scientifiche. Noi abbiamo obiettivi più pratici e insieme più modesti: vogliamo confrontarci su problemi legati alla nostra professione, vedere cosa fanno i nostri colleghi nel campo della loro esperienza quotidiana e della ricerca. Ma soprattutto ci interessa sapere quale è lo stato dell'insegnamento dell'italiano nel mondo, quale il suo futuro, e come possiamo con la nostra opera contribuire perché sempre più giovani scelgano di conoscere l'Italia e la sua lingua o perché chi vi si trova a vivere si integri nel miglior modo possibile. Abbiamo come scopo quello di creare una rete di contatti e per questo è necessario unire persone con esperienze diversificate, con ruoli differenti ma tutte con la stessa voglia di migliorare la situazione in cui operano. E infatti i nostri soci risiedono in paesi differenti, hanno competenze specifiche, operano per vari enti e istituzioni.

Perché dunque tale associazione sia rispondente alle sue finalità dobbiamo rafforzare i contatti che già abbiamo instaurato e crearne di nuovi. Alcuni di voi hanno inziato a inviarci informazioni sulle proprie attività didattiche e di ricerca, altri sono intervenuti con loro contributi sulle pagine di SI&NA (nella sezione "Interventi"). Ma si può fare ancora di più: la redazione di questa rivista spera di poter allargare la rubrica "Interventi", riducendo lo spazio delle monografie sui vari Paesi, dei quali peraltro è possibile fornire solo alcuni dati e informazioni. Anzi, a questo proposito, cogliamo l'occasione per scusarci con quanti svolgono la loro attività nei paesi che abbiamo "visitato" (Canada, Argentina, Grecia ed ora Australia) e che non hanno trovato spazio tra le nostre pagine: le attività legate all'insegnamento della lingua e cultura italiana, fortunatamente, sono molteplici e noi non possiamo parlare di tutto e di tutti. Le monografie vogliono solo essere uno stimolo per spingerci a sapere qualcosa degli altri, perché i soci che sono a conoscenza di attività o realtà di particolare interesse ci scrivano e ce ne diano notizia (il "Filo diretto" ha lo scopo di accogliere queste notizie e di avviare eventuali dibattiti). Fino ad oggi sono mancati momenti di incontro frontali, ma non abbiamo abbandonato il progetto che vi avevamo annunciato, di organizzare una giornata di studi. Anzi ci rivolgiamo a voi per chiedervi quale potrebbe essere il periodo migliore, quali le modalità più adatte. Mandateci i vostri suggerimenti, li vaglieremo e faremo una proposta, forse già nel prossimo numero. Per il momento possiamo "incontrarci" per posta elettronica: infatti dal 1998 sarà attivo il nostro indirizzo elettronico:

 

 

si&na@unistrasi.it.

 

 

Riguardo ai questionari che ci avete inviato e alle attività dei gruppi di ricerca nei quali siete inseriti, le vostre risposte ci sono arrivate scaglionate nel tempo, abbiamo atteso di avere un buon numero di adesioni per iniziare le attività. Su questo numero troverete le risposte dei questionari che ci consentono di avere informazioni riguardo all'identità dei soci, di tracciare quindi una sorta di mappa dell'Associazione. Abbiamo analizzato le risposte delle sezioni A e B, indipendentemente dai gruppi di ricerca scelti dai soci. Dal momento che l'Associazione ha finalità pratiche il miglior modo per disegnare un quadro della formazione professionale e delle esigenze di coloro che insegnano la lingua italiana come LS e L2 non può prescindere dalla realtà in cui essi si trovano ad operare ma deve avvalersi dei risultati dello sviluppo e della crescita professionale; occorre dunque mirare al raggiungimento di una consapevolezza attraverso la riflessione nella e sulla azione di insegnamento. E' questo uno dei nostri scopi.

 

Per chi si fosse unito adesso a noi ricordo che il questionario, distribuito tra il 1996 e il 1997 ai soci della Associazione "Siena per gli italianisti", si componeva di tre sezioni: due comuni (A e B) indirizzate a tutti gli intervistati e che hanno lo scopo di individuare un profilo dell'insegnante e una specifica (C), finalizzata sia a un lavoro di ricerca teorico che alla produzione di materiali pratici e che differisce a seconda dell'area di lavoro che il socio ha scelto al momento della sua iscrizione all'Associazione.

Nelle pagine seguenti troverete le analisi dei primi tre gruppi di ricerca, le altre saranno pubblicate nel primo numero del 1998 e, una volta terminata questa nostra "ricognizione", inizieremo a darci obiettivi comuni, a seconda dei gruppi di ricerca.

 

Antonella Benucci

Presidente dell'Associazione

"Siena per gli italianisti"