Verifica e valutazione

 

 

Esaminiamo le sei risposte a questo gruppo di ricerca giunte nel corso del 1997.

 

1. Verifica e valutazione delle competenze linguistiche in italiano.

1.1. Alla domanda su quale libro considerano interessante per quanto riguarda la valutazione delle competenze linguistiche, 3 docenti non hanno fornito risposta, uno ha indicato un volume sull'argomento specifico, ma solo riferito ai test di ingresso (Micheli P. cur., Test d'ingresso, Bonacci, 1994), uno un libro generale di glottodidattica molto popolare in Canada e negli Stati Uniti (Omaggio, Teaching languages in context, Heinle & Heinle, 1993), uno una grammatica italiana (Renzi, Grande grammatica italiana di consultazione, Il Mulino, 1991).

 

1.2. Quali problemi della verifica e valutazione delle competenze linguistiche in italiano Le interesserebbe approfondire? Scelga una fra queste opzioni:

    2 a. verifica e valutazione delle abilità orali

    1 b. verifica e valutazione delle abilità scritte

    1 c. verifica e valutazione delle abilità integrate

    1 d. test di ingresso

    e. test periodico

    1 f. test in uscita

    g. test prognostici (assessment test)

    h. test di profitto finale (achievement test)

    i. test atomistici (fattoriali, per punti discreti)

    l. integrati (globali, pragmatici)

    m. test sulla comprensione interculturale

    n. test oggettivi

    o. test soggettivi

    p. correzione e attribuzione dei punteggi

    2 q. uso del computer nel testing

    r. certificazioni delle competenze linguistiche

    2 s. rapporto fra test e didattica della lingua

    t. altro: .......................................................

     

Dalle risposte fornite (sebbene dato il numero esiguo sia difficile in questo caso generalizzare) sembra che i docenti siano interessati ad approfondire le tematiche relative alla verifica delle abilità orali, all'uso del computer nel testing e al rapporto fra test e didattica. In seconda posizione la verifica delle abilità scritte e integrate, e i test di ingresso e di uscita.

 

1.3. Cosa pensa sul tema dell'autovalutazione delle competenze linguistiche da parte dello studente stesso? Ha letto niente in proposito? Ha qualche Sua esperienza o opinione da illustrare?

A questa domanda un docente ha risposto che considera difficile far valutare allo studente la sua competenza linguistica perché entrano in gioco varianti psicologiche legate all'autostima che non permettono una valutazione obiettiva. Un altro invece considera il tema utile e stimolante, anche in base alle proprie esperienze didattiche positive in proposito. Un altro ancora ha dichiarato di operare questa procedura in classe mediante tecniche proprie.

Nessuno ha indicato libri specifici sull'argomento: solo due hanno detto di averne sentito parlare in un convegno o di averne letto qualcosa a proposito dell'approccio comunicativo.

 

2. Verifica e valutazione delle competenze glottodidattiche nel campo dell'insegnamento dell'italiano a stranieri.

 

2.1. Alla domanda sul libro utilizzato per la propria formazione glottodidattica, sono stati indicati:

- un manuale di linguistica scritto da un noto sociolinguista più di 20 anni fa (Berruto, Nozioni di linguistica generale, Liguori, 1976);

- un volume sul curricolo di L2 (Semola, Il curricolo di L2, Tracce, Pescara, 1996);

- un volume su tematiche di didattica delle lingue straniere nelle università italiane (Glottodidattica e università, UTET-Liviana, 1991);

- un volume sull'insegnamento dell'inglese (Hubbard et al., A training course for TEFL, Oxford, 1989);

- un volume sulla didattica dell'italiano a stranieri (Balboni, Didattica dell'italiano a stranieri, Bonacci, 1994).

Solo il volume di Balboni è stato indicato da due intervistati, ed era in effetti l'unico specifico sul tema dell'insegnamento dell'italiano a stranieri.

 

2.2. Indichi fra le seguenti componenti della formazione glottodidattica di un docente di lingua quelle che considera più importanti (numerandole da 1 a 4 in ordine decrescente di importanza):

1;4;3;1; gli studi universitari; 1;3;2;3;4;4 i corsi di formazione post-lauream; 2;2;3;2;1;2 l'esperienza nelle classi; 3;1;1;2;3 la lettura di testi specifici

 

Nella propria formazione 2 docenti hanno considerato di primaria importanza la lettura di testi specifici, 2 gli studi universitari, 1 l'esperienza nelle classi e 1 i corsi di formazione post-lauream.

Ben 4 hanno comunque indicato nell'esperienza nelle classi la componente che valutano al secondo posto quanto a importanza nella propria formazione di docenti. Al terzo posto è stata indicata da 2 intervistati la lettura di testi specifici e da altri 2 la frequenza di corsi di formazione post-lauream.

Da questo primo e limitato sondaggio sembra chiaro che, anche se i fondamenti necessari all'insegnamento sono sentiti nell'appropriazione dei concetti teorici (lettura di testi, studi universitari), quasi tutti concordano nel vedere nell'esperienza nelle classi il completamento indispensabile per la propria formazione di docenti. Altri docenti, invece, considerano la lettura di testi e la frequenza di corsi di formazione specifica come un corollario del proprio percorso formativo.

 

2.3. Ai fini della valutazione delle competenze glottodidattiche di un docente di italiano a stranieri, quali sono secondo Lei le capacità più importanti da verificare? Indichi tre fra le opzioni seguenti:

    - capacità di analizzare materiale didattico esistente

    6 - capacità di adattare il materiale didattico alla propria realtà di insegnamento

    1 - capacità di utilizzare il materiale didattico in classe

    2 - capacità di progettare un'unità didattica

    1 - capacità di didattizzare materiali autentici

    1 - capacità di realizzare delle prove di verifica

    1 - capacità orali (dare spiegazioni, dare istruzioni, correggere errori, ecc...)

    6 - capacità di stimolare l'interesse degli allievi (carisma, disponibilità al dialogo, socievolezza)

    - altro: .........................................................

     

Le competenze che hanno riscosso il massimo consenso da parte degli intervistati sono risultate la capacità di adattare il materiale didattico esistente e la capacità di stimolare l'interesse degli studenti (le due opzioni sono state infatti votate da tutti i docenti).

 

2.4. Ai fini della valutazione delle competenze glottodidattiche di un docente di italiano a stranieri, quali sono secondo Lei le conoscenze teoriche più importanti da verificare? Indichi tre fra le opzioni seguenti:

    5 - conoscenze teoriche sulle scienze del linguaggio (linguistica, sociolinguistica ecc.)

    1 - conoscenze teoriche sulle scienze della cultura (antropologia culturale, etnolinguistica ecc.)

    5 - conoscenze teoriche sulle scienze dell'educazione (pedagogia, educazione degli adulti ecc.)

    4 - conoscenze teoriche sulle scienze psicologiche (neurolinguistica ecc.)

    - altro: .........................................................

     

Le conoscenze teoriche considerate fondamentali per il docente sono risultate quelle di tipo linguistico e pedagogico (5), seguite immediatamente da quelle psicologiche (4). Sembra invece che il docente di lingua possa fare anche a meno, secondo gli intervistati, di conoscenze più legate ad argomenti di cultura generale. Questo ci conferma che il docente di lingua a stranieri non identifica questo suo compito, per esempio, con l'insegnamento della letteratura, sentendo invece come fondamentali anche le componenti della propria formazione che esulano da studi prettamente umanistici e linguistico-letterari (da qui l'interesse per le componenti pedagogiche e psicologiche della propria formazione).

 

Pierangela Diadori