Gruppi di ricerca

Analisi dei dati su

“Sviluppo delle abilità linguistiche”

 

 

La sezione C del questionario proponeva le seguenti domande:

1. Il suo interesse è rivolto ad abilità linguistiche specifiche? Quali?

2. Indichi in ordine di importanza le tematiche che più la interessano, nell’ambito della ricerca sulle abilità linguistiche.

 

Presentiamo di seguito una sintesi delle indicazioni pervenute.

 

1. Emerge un interesse prevalente per lo sviluppo dell’abilità di interazione orale e di produzione scritta.

Per quanto riguarda l’abilità di interazione orale, si percepisce l’esigenza di pensare nuove tipologie di attività da svolgere in classe. Relativamente all’abilità di produzione scritta, c’è un forte interesse per la creazione di testi liberi durante le ore di lezione in classe. Ci si riferisce in particolare a poesie o racconti, attraverso i quali la capacità di scrivere correttamente e adeguatamente è affiancata dall’espressione di forze intimamente personali, la fantasia, l’immaginazione.

2. Sta crescendo l’attenzione per gli studenti provenienti dai paesi asiatici (in particolare Giappone, Corea del Sud e Cina), sempre più desiderosi di avvicinarsi alla cultura italiana per motivi professionali o di studio. Questi studenti, spesso inseriti in classi composte per la maggioranza da europei, statunitensi e sudamericani, incontrano grandi difficoltà soprattutto nelle attività di conversazione. Sarà utile, se non indispensabile, ripensare alcuni criteri metodologici e curricolari per le classi di stranieri plurilingue, con l’obiettivo di offrire anche agli asiatici degli strumenti di apprendimento più consoni alla loro particolare natura culturale, caratteriale e linguistica.

3. Viene proposto un approfondimento delle modalità di utilizzazione in classe di materiali video, soprattutto per ciò che attiene allo sviluppo delle abilità orali.

4. Ancora una volta riceviamo l’invito ad approfondire la ricerca sul ruolo del gioco nell’apprendimento linguistico in ambito scolastico. Il responsabile del gruppo di ricerca osserva come spesso, in classi di stranieri di età superiore ai quindici-sedici anni, le attività cosiddette ludiche sono ritenute poco pertinenti alla situazione di apprendimento e di conseguenza rifiutate. Tale sorte tocca sempre più di frequente anche alla pratica didattica dell’assunzione di ruoli.  Gli studenti sostengono esplicitamente di preferire attività più “scolastiche”, cioè più vicine alle loro esperienze scolastiche nel paese di origine, e l’insegnante deve compiere non lievi sforzi nel tentare di convincerli della validità di una attività ludica.

5. Come già accennato sopra, è evidente l’interesse per le attività didattiche in cui le abilità linguistiche, sia orali che scritte, sono esercitate e rafforzate grazie alla creatività degli studenti (ci si riferisce in particolare alla produzione, individuale o a gruppi, di testi narrativi e poetici, brevi rappresentazioni teatrali, sequenze filmiche realizzate con videocamera).

6. Ci è stata segnalata la particolare esperienza di una insegnante di italiano LS, la quale ha verificato casualmente come i propri studenti si sentissero più a loro agio conversando in classe in situazione di oscurità (la classe si era trovata improvvisamente al buio, la lezione era proseguita, e gli studenti inaspettatamente hanno dimostrato più fluenza e meno timori nella conversazione di gruppo). Solo un esempio, un indizio però di quanto grande sia l’importanza dei fattori emotivi individuali nel processo di apprendimento. L’insegnamento della lingua attraverso spiegazioni ed esercitazioni dovrebbe sempre tener conto della realtà psicologica e umana degli studenti, realtà che spesso obbliga l’insegnante a rivedere linee guida metodologiche, modalità di gestione della classe e contenuti programmatici.

I risultati dei questionari pervenuti sono serviti a circoscrivere alcune tematiche che in seguito verranno analizzate più a fondo. Per il momento, attraverso il questionario il coordinatore del gruppo di ricerca sulle abilità linguistiche, Maurizio Spagnesi, ha già proposto il primo compito di ricerca: Lo sviluppo dell’abilità di interazione orale nell’insegnamento dell’italiano LS/L2 a studenti principianti. I partecipanti al gruppo dovranno inviare al più presto una bibliografia pertinente, resoconti di esperienze personali di insegnamento, articoli e saggi sul tema specifico.

 

Maurizio Spagnesi