Quei padri non ci appartengono
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Con ..........(1) sua aria da
cane bastonato, Claudio Donat Cattin ha così concluso: "Abbiamo parlato
del rapporto tra padri e figli, ne abbiamo parlato in maniera ..........(2) pò scherzosa per non essere pesanti".
Chissà cosa sarà mai questo timore della pesantezza? Quel sentimento di
bassezza mirabilmente descritto da Simone Weil? O semplicemente ..........(3) frivolezza di non essere abbastanza frivoli?
Quale che sia ..........(4) risposta, "A carte scoperte"
(Raiuno, 22.45) ha offerto ...............(5)
ulteriore prova della sua totale insensatezza.
Come si fa ad affrontare ..........(6) tema scrivendo ..........(7)
domande sul retro di ...............(8) carta ed affidandosi al sorteggio? Come si
fa a discutere di argomenti tanto essenziali con domande tanto mediocri? Eccone
..........(9) piccolo campionario: quale ..........(10) ricordo più bello? Più scontri o incontri
con ..........(11) andar del
tempo? Chi sono .....(12) giovani? ..........(13)
difetto di suo figlio? ..........(14) difetto di tuo padre? Cosa è riuscito a
insegnare a suo figlio? Se ..........(15) figlio non arriva all’altezza del padre, si
sente frustrato? C’è mai stata ...............(16) rottura prolungata?
Erano presenti Vittorio Gassman con ..........(17) figlio Alessandro, Ferruccio Amendola con
Claudio e ..........(18) grande Eddy Ottoz, l’..........(19) ostacolista, con Laurent,
ostacolista anche lui.
Con ospiti così illustri qualche azzardo
in più ..........(20) si poteva tentare. Forse ..........(21) corsa a ostacoli - vero signor Ottoz? - è ..........(22) esempio più
pertinente della difficoltà del rapporto: ci si misura con ..........(23) assoluto, ..........(24) tempo da battere, e insieme con ..........(25) contingente, ..........(26) asticella da superare. Forse ..........(27) repertorio teatrale - vero signor Gassman? -
è ..........(28) più ricco campionario di intrichi dell’animo
per spiegare questa rispondenza. Forse ..........(29) doppiaggio - vero signor Amendola? - è ...............(30) metafora di come .....(31) figli
spesso parlino con ..........(32) voce del padre, o viceversa. Se fossi stato ..........(33) conduttore, invece di sussurrare ...............(34) battuta ("Qualche pedaggio per ..........(35) nome importante ..........(36)
abbiamo pagato tutti") avrei spiegato con molta franchezza:
"Io mi chiamo Donat Cattin e sono stato vicedirettore del Giorno e adesso
lavoro per ..........(37) Rai, due organi di informazione molto
controllati dai partiti. ...............(38) vera sfortuna, se mi fossi chiamato
Sgarabozzi avrei fatto ...............(39)
altra e più brillante carriera". Così, detto con semplicità e onestà,
poteva essere ..........(40) bell’inizio di trasmissione. Poi avrei
parlato dell’inizio di tutto, di Abramo e di Isacco.
Meno male che, mentre scorrevano .....(41) titoli di coda, Gassman ha citato .....(42)
"Salmi": " .....(43) figli non ci appartengono". Forse
nemmeno .....(44) padri.
Grasso Aldo -
Corriere della Sera, 20/05/1993