Una..................(1)  maga con 15 mila clienti

Pavia, veggente indagata per truffa ed estorsione

 

COMO

"Non accostatemi a Wanna Marchi, perchè sono quelle come lei che ci rovinano la piazza". Ha accolto così i finanzieri che si accingevano a perquisirle l’ufficio di Milano, la maga-veggente Caterina, 36 anni della provincia di Pavia, disoccupata, sposata con un............(2)  parrucchiere senza lavoro di Lecco e in attesa del secondo figlio. Disoccupata non significa nullatenente: la mamma, per la Finanza, negli ultimi cinque anni ha incassato almeno 14 milioni di euro; ha un............(3)  portafoglio clienti di 15.000 persone (tanto risulta dai tabulati telefonici), e a lei fanno capo 19 nomi inventati di sensitive, maghe, medium, veggenti, chiromanti, misteriose e solitarie sacerdotesse di Milano, Roma, Bologna e Firenze.

Una..................(4)  bufala colossale per le Fiamme di Como, che hanno accertato come gli indirizzi comparsi nelle pubblicità su settimanali popolari a diffusione nazionale in realtà siano inesistenti e come le utenze telefoniche cellulari facessero sempre capo a Caterina, sul cui computer venivano "montati" manifesti con immagini raccattate qua e là da riviste di mezzo mondo. Per ora la sedicente maga è indagata per truffa ed estorsione dalla Procura di Como solo per un............(5)  singolo episodio, denunciato da una..................(6)  pensionata di 70 anni di Schignano, paesino montano di 900 anime, convinta via cavo che i guai che le stavano capitando erano provocati da una..................(7)  forte negatività (diagnosi costata 1.500 euro), comunque possibile da combattere (terapia pagata 17.000 euro) e da debellare totalmente grazie al ricorso alla "presidentessa di tutte le maghe", che poi in realtà era la stessa Caterina in un............(8)  altro dei suoi migliori travestimenti. Alla soluzione finale, che sarebbe costata altri 18.000 euro, la pensionata comasca non è fortunatamente arrivata, anche perchè l’eco della vicenda Wanna Marchi è giunta sin sulle valli del lago di Como. La donna si è così rivolta alla Finanza, che è finalmente riuscita a spiegare le voci che davano la pensionata alla disperata ricerca di soldi, tanto da ipotizzare la presenza di usurai per le vallate lariane. Niente di tutto questo: la denuncia presentata nei confronti della maga Irene La Monaca "maestra di scienze esoterica occulta" di Milano, ha così portato a svelare le altre identità della pavese: Vittoria Rinaldi, Roma; Dorotea Alfieri, Milano; Renè Ortega "massima esponente mondiale di magia caraibica"; Angelica Giglio "scatenatrice di forze benefiche", Bianca Borgia, Carmen Cortes di Roma "la più celebre veggente d’Europa"; Lucrezia Fabbri e Gilda Gallo, Bologna; Dalila Gomes, Roma; Bettina Paganini, Milano; Florinda Santos "vincitrice del premio mondiale di alta magia 1999"; poi ancora Regina Falck, Costanza De Carli, Letizia Arcalli ("eletta miglior maga dell’anno"); Madame Sophie "misteriosa e solitaria sacerdotessa", Firenze; Lidia Dionigi.

Il castello stava in piedi, sempre secondo i finanzieri, grazie a due complici ancora sconosciuti e a due centraliniste, tra cui Betty, un’..................(9) estetista disoccupata che rispondeva a chi voleva mettersi in contatto con le "sette migliori cartomanti d’Italia", al prezzo di due euro al minuto. Nell’appartamento-ufficio di Milano, che ad eccezione di un............(10)  manifesto, un............(11)  turibolo e qualche sasso altro non aveva di magico o strano, i finanzieri hanno sequestrato ottanta quaderni, ognuno intestato ad una..................(12)  diversa veggente sui quali l’indagata prendeva nota delle telefonate dei clienti, dei problemi segnalati e lasciava spazio alle sue impressioni personali: "Questa è una..................(13)  cretina - si legge ad esempio su un............(14)  foglio a quadretti - perchè non sa nemmeno lei quello che vuole".

Sotto sequestro sono finiti anche alcuni conti correnti e i fermoposta, due a Milano uno..................(15)  a Pavia, dove Caterina si faceva inviare dai clienti denaro ma anche brandelli di indumenti intimi per i riti esoterici. Il modus operandi prevedeva che dopo il primo contatto, ma solo a pagamento avvenuto, la maga richiamasse i clienti per proporre nuove prestazioni. La Finanza ora sta valutando quanto di tutto questo sia penalmente rilevante.

 

[Mario Cavallanti - LA STAMPA, 20 Febbraio 2002]