PROVINCE - ..................(1) BELLA MOSTRA RIPROPONE ..................(2) TESI CONTROVERSA
Rinascimento? Cercate nelle Marche
«Altro che la Toscana» dice Sgarbi, che va polemicamente
riscoprendo capolavori dimenticati in giro per l’Italia.
Luccicante per gli ori delle sue architetture lignee, luminoso per
le tempere delle sue figure, il grande polittico della chiesa di San Francesco
a Serrapetrona, fresco di restauri, è l’emblema della mostra "I pittori
del Rinascimento a Sanseverino" da poco arrivata sotto le volte barocche
di Palazzo Barberini a Roma ( fino al 3 marzo, catalogo Motta ). Serrapetrona è
............(3) piccolo centro delle Marche che conserva ..................(4) dei capolavori di quel Rinascimento
dimenticato che Vittorio Sgarbi va riscoprendo in giro per l’Italia. La
sconosciuta grandezza del pittore che l’ha dipinto verso la fine del ‘400,
Lorenzo d’Alessandro, esce con questa mostra dalle dotte schede degli storici
dell’arte per misurarsi col pubblico. E insieme a lui una..................(5) piccola schiera di pittori della grande provincia italiana, ma per
niente provinciali: da Ludovico Urbani a Niccolò Alunno, a Carlo Crivelli, a
Pinturicchio, che a Sanseverino lavorano e le cui opere sono ancora conservate
nella ricca Pinacoteca comunale.
Quando si parla di Rinascimento, si pensa sempre alla Toscana di
Masaccio e Piero della Francesca, alla Mantova di Mantegna, alla Padova di
Donatello, alla Firenze di Leonardo e Michelangelo, alla Roma di Michelangelo e
Raffaello, alla Venezia di Bellini e Tiziano. Invece quel tempo di
«rinascenza», così lo chiamò per primo Giorgio Vasari, l’inventore della storia
dell’arte, non fu prerogativa solo dei centri maggiori. Roberto Longhi lo
chiamò «Rinascimento umbratile». Federico Zeri lo teorizzò come
«pseudo-Rinascimento» per dire che la rinascita della cultura aveva seguito non
solo ..................(6) strada razionale ma anche ..................(7) via parallela, tutta intuitiva e fantastica.
«In realtà» dice Sgarbi « il Rinascimento è proprio delle Marche più ancora che
della Toscana. In ogni paese e città delle Marche si trovano capolavori: da
Sarnano a Serrapetrona, a Caldarola, dal Convento delle Clarisse di San Ginesio
al monastero delle Macchie di Gagliole. Il Rinascimento marchigiano non si può
limitare, insomma, al pur grandissimo nome di Raffaello».
Così a Sanseverino, come racconta questa mostra che funziona come ..................(8) lente di ingrandimento, ci furono pittori
locali che seguirono la grande lezione di Piero della Francesca. Certo,
talvolta questa traduzione ha ............(9) sapore vernacolare. Ma conclude Sgarbi: « Nel
dialetto c’è più poesia ».
[Pasquale Chessa – PANORAMA, 18 genn. 2002]