Dalla Wertmüller un............(1)  bel film di maniera che finisce in spot

 

Scena finale di "Francesca e Nunziata" di Lina Wertmüller (Canale 5, martedì , ore 21.05); è la scena madre. In riva al mare, in un............(2)  tramonto dorato, Federico (Raoul Bova) e Nunziata (Claudia Gerini), pur stretti da un............(3)  vincolo di amore eterno, decidono di non vedersi più . Anche perché , nel frattempo, lei ha avuto una..................(4)  figlia da lui (ma lui, Federico, non lo sa) e lui ha messo su casa con una..................(5)  ricca ereditiera per salvare l’azienda della mamma Francesca (Sophia Loren). L’immagine è densa di emozioni. E questo è cinema. Ma, sull’ultimo fotogramma, parte la pubblicità dello sponsor: "Dove c’è Barilla, c’è casa", che capovolge il senso del film. E questa è televisione. "Francesca e Nunziata", tratto dal romanzo di Maria Orsini Natale, racconta le vicende di una..................(6)  famiglia di pastai campani di fine Ottocento, quando i maccheroni si essiccavano all’aperto (per saperne di più , si legga l’ottimo "La pasta" di Silvano Serventi e Françoise Sabban, Editori Laterza) e i pastifici della costiera amalfitana e del golfo di Napoli erano i più rinomati (le scene sono però state girate a Procida). Francesca è la ricca padrona del Pastifico Montorsi, Giordano Montorsi (Giancarlo Giannini) è il nobile squattrinato e felice dilapidatore, Federico è il figlio bello che si sacrifica per salvare la baracca, Nunziata è l’orfanella che si fa irretire. Dopo "Sabato, domenica e lunedì " (dove si celebra il rito del ragù ) Lina Wertmüller riutilizza Sophia Loren per preparare la pasta (le due potrebbero ormai aprire un............(7)  ristorante) e confezionare un............(8)  film di maniera, molto ben girato ma crudele e improponibile nel confronto: Giannini e Loren (pur se non al meglio) fanno impallidire Bova e Gerini. Da culto il primo incontro d’amore fra i due giovani, mentre viene proiettato "Quo vadis?". Lui si rivolge a lei chiamandola "sorella Lumière"...

 

[Corriere della Sera, 24 Gennaio 2002, SPETTACOLI]