BICI E ACCESSORI
MILANO - La corsa all’accessorio è cominciata. A riprova del
fatto, se mai ce ne fosse stato bisogno, che anche da noi la
"bicimania" è esplosa. Una malattia non grave, s’intende. Dalla quale
sono stati contagiati personaggi come Jovanotti e Romano Prodi, il protagonista
del motomondiale Marcello Lucchi e l’allenatore del Bologna Francesco Guidolin.
A soffrirne sono, per l’esattezza, tre milioni di italiani (dati Trademark Italia),
equamente distribuiti tra i due sessi. Tutti all’assalto di un mercato in cui
dominano le mountain bike (35-40%), seguite dalle city bike (30%), dalle bici
da corsa (10-12%) e da ..........................................(1)
per ragazzi. Con il primato ferrarese per il
numero di persone che fanno abitualmente uso della bicicletta: il 77,4 per
cento dei 132.127 abitanti. E con ..........................................(2)
di Pordenone, che ha messo a disposizione di
sindaco e giunta le "bici blu", sulla falsariga delle meno ecologiche
auto ministeriali.
GLI ACCESSORI - A lasciarsi tentare non sono soltanto le donne.
"Certo, è difficile che un uomo acquisti il coprisella in finto pelo di
tigre (19 euro) o il cestino in vimini modello pic nic (25 euro), dice Giovanna
Rossignoli, dell’omonimo negozio a Milano. Ma potete star certi che i
giovanotti staranno molto attenti nell’assicurarsi l’ultimo fanalino con fascio
alogeno (21,69 euro) o ..........................................(3)
applicabile alla cintura dei pantaloni. E
resisteranno a fatica ai minicomputer che segnano la distanza percorsa e la
velocità mantenuta (il prezzo va da 23 a 76 euro). Sia per uomini che per
donne, poi, diventa un’impresa scegliere tra decine di caschi colorati (da 36
euro in su), tra diversi tipi di cinture catarifrangenti per gli spostamenti
notturni (da 18 euro) e perfino tra differenti modelli di mascherine antismog
(la più costosa, 35 euro, e in neoprene). Anche sulle catene la scelta può
esser varia. Qui, però, viene in soccorso niente meno che il dipartimento di
polizia dell’Università di Houston: nella pagina web
www.uh.edu/admin/police/bicycle/bicyclelocks.html
fornisce qualche dritta su come parcheggiare la bici per non
incorrere in spiacevoli sorprese e suggerisce l’uso delle catene a
"U" come le più affidabili.
LE INIZIATIVE - Senza scomodare gli americani, il pioniere Ufficio
biciclette del Comune di Ferrara - gli altri, istituiti su raccomandazione
della Commissione europea per la promozione dell’uso urbano della due-ruote,
sono a Pordenone, Milano, Torino, Padova, Pesaro, Caserta e Venezia-Mestre - ha
dato il via all’"Operazione ladri di biciclette". "In
collaborazione con polizia e carabinieri - spiega Gianni Stefanati, coordinatore
dell’ufficio che dipende dall’assessorato all’Ecologia urbana - proponiamo la
marcatura delle bici (costa 5,16 euro) o l’applicazione di un microchip sotto
la sella (40 euro, compresa l’assicurazione antifurto) in modo da favorirne il
ritrovamento nel caso in cui i ladri entrino in azione". E non è tutto.
L’infaticabile ufficio ha in cantiere il piano Bike-bus-key, un sistema di
biciclette pubblico a disposizione degli utenti del servizio extraurbano.
[Elvira Serra - CORRIERE DELLA SERA, 14 Maggio 2002]