LE SENSAZIONI CHE INFLUENZANO IL NOSTRO CERVELLO

IL FASCINO MISTERIOSO DEI COLORI

 

Sappiamo quasi tutto sulla natura rigorosamente fisica della luce, ma la sua proprietà di influire sulle attività artistiche e pittoriche è invece tutta da capire. Fu Newton a scoprire che la luce bianca è una miscela di colori come quelli dell’arcobaleno. Ma di cosa è fatta la luce nessuno lo aveva capito fino al 1848, anno in cui Maxwell venne fuori con le sue famose equazioni. Incredibile ma vero: la luce viene prodotta facendo oscillare in modo estremamente rapido la carica elettrica. Queste..........................................(1)  oscillazioni producono due quantità incredibilmente evanescenti: il campo elettrico e quello..........................................(2)  magnetico. Quantità che non si possono staccare l’una dall’altra. Quantità che non hanno bisogno di alcun mezzo per propagarsi. La luce del Sole arriva a noi dopo avere attraversato 150 milioni di chilometri di vuoto. In una notte stellata, la luce che arriva sulla retina dei nostri occhi ha attraversato miliardi e miliardi di chilometri di vuoto. Più vuoto è lo spazio meglio si propaga la luce. Goethe aveva le sue idee sulla luce, e si rifiutò di credere alla scoperta di Newton. Per Goethe i colori erano un fatto puramente soggettivo. Oggi della luce sappiamo che è strettamente legata alle forze dette "deboli". Quelle..........................................(3)  forze che agiscono da valvola di sicurezza per il fuoco nucleare del Sole. Ci sono voluti quasi cent’anni per venirne a capo. Nessuno aveva saputo immaginare che quella..........................................(4)  valvola di sicurezza potesse avere un qualche legame con la luce. Oggi sappiamo che le forze elettromagnetiche (che generano la luce) e quelle..........................................(5)  deboli (che controllano la combustione nucleare del Sole) sono strettamente legate. Chi scrive ha studiato molti aspetti di questo..........................................(6)  legame. In poche parole la natura fisica della luce è capita meglio di qualsiasi altro fenomeno sperimentalmente noto. Le proprietà della luce di natura fisiologica, estetica e artistico-pittorica sono invece tutte da capire. I colori hanno appassionato i nostri antenati, prima, molto prima, che ne venissero capite le proprietà fisiche. E infatti l’arte dei colori si è sviluppata nel corso dei millenni in modo totalmente empirico. Essa è legata agli effetti fisiologici prodotti dai colori. Qualche esempio. Le ombre possono apparire non solo grigie, ma anche colorate. Due colori osservati nello stesso istante si influenzano l’un l’altro. Le sensazioni di colore persistono anche dopo che l’immagine è sparita. Sono fenomeni legati a ciò che accade nella "retina" dei nostri occhi. E ai segnali che essa trasmette al nostro cervello. Ma la natura "fisiologica" dei colori si deve arrendere quando entra in gioco l’"estetica". Come nasce l’armonia dei colori nessuno lo sa. È ancora tutto da capire il legame tra le diverse percezioni che ciascuno di noi possiede nel legare tra di loro colori diversi. Perché a qualcuno piace una miscela di colori e a qualcun altro una diversa? Qual è la radice fisico-chimico-neurofisiologica che ci porta a identificare come "opera d’arte" un insieme di colori legati a simboli e forme diversi? Il "computer di bordo". Basti un esempio. Secondo Kandinsky, ciascun colore ha una sua effettiva esistenza. Il giallo è attivo, il blu passivo, il verde neutro, il bianco immobile con speranza, il nero immobile senza speranza, il rosso agitato. Harold Baumbach, il pittore statunitense maestro dell’astrazione coloristica, era considerato l’esploratore dei colori. Nei colori c’è una parte notevole dei misteri legati alla struttura elettromagnetica di cui siamo proprietari esclusivi, il "computer di bordo" della macchina umana: il cervello. Abbiamo capito quasi tutto sulla natura rigorosamente scientifica della luce. L’interesse sulla sua natura artistico-pittorica si è riacceso con la scomparsa - in questi..........................................(7)  giorni - di Baumbach (a 98 anni). I colori invitano a riflettere sul computer di bordo. Di esso possiamo solo dire che sarà sempre motivo di ammirata devozione per Chi ce l’ha regalato. Prova ne è il fascino dei colori che sfugge alla scienza. Antonino Zichichi

 

[Antonino Zichichi - Famiglia Cristiana, n. 4, 27 genn. 2002]