Vacanze, i cicloturisti hanno i loro hotel

Quasi 60 alberghi in tutta Italia: officine con pezzi di ricambio, diete da sportivi, massaggi rilassanti

 

RICCIONE - L’unica cosa non permessa è portarsi la bicicletta a letto. Per il resto, eccola qui l’ultima libidine del terzo millennio per i cicloturisti: i bike hotels. Alberghi di nuovissima concezione dove la bicicletta è trattata come una persona. Cosa offre un bike hotel? Una camera, pardon, un deposito sicuro per la due ruote. Officina interna con piccoli pezzi di ricambio. Rimessaggio per lavare e oliare la bici. Ma, soprattutto, per il signor Rossi un trattamento che lo farà sentire come al Giro d’Italia. Sala massaggi rilassanti. Fisioterapista a disposizione. Sauna, bagno turco, palestra. La lavanderia veloce per avere il giorno dopo la maglietta pulita. E una dieta da campioni. Per esempio tanta pastasciutta (calda e fredda) alle quattro del pomeriggio quando si rientra.

GLI ITINERARI - "Incluso nel prezzo - dice da Riccione Stefano

Giuliadori, presidente nazionale degli Italy bike hotels - c’e anche la guida ciclistica, che illustra le bellezze del paesaggio". Dalla Germania, Belgio, Paesi del Nord arrivano gruppi anche di 50-70 persone. Qualcuno direttamente in bici. Stanno una settimana e macinano dagli 80 ai 130 chilometri al giorno. Intanto scoprono i borghi e gli scorci più suggestivi. "Oppure seguono le mappe che forniscono tutti gli alberghi" - aggiunge Linda Ortner, del Park hotel Sole di San Candido -. I ciclisti?

Tranquillissimi. La sera, stanchi morti, vanno a dormire prestissimo. Non come gli sciatori che di notte hanno ancora voglia di vivere.

I PREFERITI - Il percorso più gettonato è San Candido - Lienz in Austria: 45 chilometri in discesa. Il ritorno è in treno. L’itinerario piu particolare? Quello..........................................(1)  notturno. "Ci si addentra nella macchia di notte con le mountain bike con i fanali", dice Marco Marchese dell’hotel Medusa di Finale Ligure. Per il resto ognuno sceglie in base alle proprie gambe.

"Solo i piu coraggiosi si arrampicano ad Assisi perché qui i percorsi sono belli, ma difficili" - dice Carla Carloni dell’hotel Fontebella -. Per sentirsi Pantani si puo scendere fino a Santa Maria degli Angeli e poi al paesino medioevale di Spello. Il tour mitico e la scalata fra i boschi del monte Subasio.

VIE DEL GUSTO - Più la fatica o più il divertimento? "Quando vedi 30 tedeschi che dopo cena confabulano per decidere l’itinerario del giorno dopo, sembrano dei bambini" - sorride Davide Scarazzini dell’hotel Nazionale di Salsomaggiore -. Da noi pedalano, ma alla fine soprattutto mangiano. Scelgono di fare in bicicletta il giro dei luoghi del prosciutto e del culatello. O visitare le strade del vino, i piu poetici pedalano lungo i luoghi verdiani da Busseto a Cremona a Mantova. "A Livigno - racconta Fabio Giacomelli dell’hotel Concordia - il percorso piu gettonato è quello..........................................(2)  di 40 chilometri fino alle sorgenti dell’Adda". Insomma, un’apoteosi per i patiti delle due ruote. L’amore dei quali lo spiega Davide Cassani, ex campione e oggi giornalista televisivo: "Basta una bicicletta e comincia il divertimento. Sali in sella e non hai bisogno di nient’altro. È uno sport che puoi praticare dai 4 ai 90 anni. Non è traumatico, a meno che non cadi. Si può correre in solitario o in compagnia. Senza contare che scopri particolari del paesaggio che in auto perdi.

LA DISTRIBUZIONE - Nati nel ‘97 come esperimento in Romagna dall’idea di alcuni albergatori che avevano notato quanto la bicimania fosse diffusa in Germania, oggi i bike hotels si stanno allargando a macchia d’olio. La prima catena è nata a Riccione, dove può capitare di essere accompagnati dal testimonial Maurizio Fondriest. E in Romagna c’è la maggior concentrazione di alberghi a tema. Solo a Riccione ci sono 14 strutture sulle 57 presenti in tutt’Italia. Gli indirizzi si trovano sul sito

www.italybikehotels.it

o telefonando alla sede nazionale dei Bike hotel 0541.66.04.10. Un pacchetto settimanale tutto compreso costa da 300 euro in su.

 

[Daniela Camboni - CORRIERE DELLA SERA, 14 Maggio 2002]