Il presidente di Viale Mazzini presenta i dati Auditel.
Diminuiscono gli spettatori soprattutto in prima serata Zaccaria: ascolti Rai,
un anno terribile "Colpa dell'assenza dei campionati europei".
Attacco al ministro Gasparri, che querela.
Cala l'ascolto Rai. Cresce quello di Mediaset. "È stato
l'anno peggiore della mia presidenza", sentenzia il presidente uscente
Roberto Zaccaria, alla presentazione dell'Anno Auditel 2001. E mentre da un
lato ammette la sconfitta, nello stesso giorno, al congresso della Cgil,
attacca il ministro delle Comunicazioni, Gasparri, bollandolo come
"anti-Rai": "Ha bloccato la vicenda Raiway, impedendo alla Rai
di avere 800 miliardi, ha proibito di fare telepromozioni oltre
all'affollamento pubblicitario e ha consentito l'aumento più basso di canone
degli ultimi anni". Immediata la reazione del ministro, che annuncia
querela per diffamazione e indice una conferenza stampa oggi alle 12.30 nel
Comune di Bologna. Polemiche a parte, i dati parlano chiaro. Aumentano in
generale i telespettatori di 81 mila unità , ma se alla Rai ne toccano più 11
mila, a Mediaset sono più 13 mila e il vero boom di crescita è per ...................................(1)
le ...................................(2)
reti, con più 57 mila. La tv pubblica, pur
restando leader, perde, rispetto al 2000, lo 0,26% nel day time e l'1,66% in
prime time. Mentre Mediaset perde lo 0,21% nelle 24 ore, ma guadagna lo 0,86%
nella fascia oraria 20.30-22.30. Raiuno viene battuta da Canale 5 in prime
time, perde nel preserale (-1,02%) rispetto alla tv commerciale che conquista
uno 0,50%, ma tiene duro nel day time. In generale il servizio pubblico
mantiene la leadership in seconda serata, dove invece cala la concorrenza.
Scandagliando le varie reti, i decrementi più vistosi si hanno su Raidue e
Italia 1, mentre Raitre migliora. Ma Mediaset fa sapere che "Canale 5 è
oggi la prima rete non solo in prime time, ma in ...................................(3) le 24 ore; Italia 1 cala meno di Raidue;
Retequattro ha migliorato l'ascolto in prima serata".
Dopo l'anno d'oro degli Europei di calcio e delle Olimpiadi, la
Rai ha dunque subito una battuta d'arresto. Zaccaria e il direttore generale
Cappon sdrammatizzano: "Se togliamo dai dati del 2000 i risultati ottenuti
con gli Europei e le Olimpiadi, non abbiamo perso. Inoltre, c'è già un trend di
risalita". Aggiunge il presidente: "Abbiamo dovuto anche fare i conti
con la strategia di Mediaset, che ha puntato ...................................(4) su Canale 5". Insomma, dai vertici di
viale Mazzini la situazione non viene vissuta come una vera Caporetto anche
perché , si affrettano a spiegare, dopo l'anno del "Grande Fratello",
la Rai si era dati obiettivi aziendali inferiori. Riprende Cappon:
"Eravamo consapevoli di non poter raggiungere ascolti eccezionali e in più
sapevamo di avere risorse economiche inferiori, e poi la crisi della pubblicità
è andata anche peggio. Dunque, se ci riferiamo agli obiettivi 2001, possiamo
dire di averli rispettati: nel day time dovevamo fare il 47,3% e abbiamo fatto
il 47,25; nel prime time, il 48 e abbiamo fatto il 47,58. Dunque, in un anno
complesso, la risposta dell'azienda è stata di solidità ". Zaccaria tiene
a controbilanciare .................................................(5)
punto di ascolto in meno, con una maggiore
attenzione dei telespettatori nei confronti del servizio pubblico che, "se
pure è stato al centro di polemiche, si è confermato soggetto di vitalità , di
discussione". E dopo l'11 settembre, alla tv pubblica è stato confermato
il riconoscimento di credibilità . Dice ancora il presidente: "Quando la
gente paga il canone e guarda i programmi, ciò supera ogni............................(6) ...................................(7)
considerazione. E se è vero che questo è
stato l'anno peggiore, il quadriennio del Cda uscente è stato il migliore degli
ultimi dieci anni".
La parola d'ordine per i futuri obiettivi? Recuperare la pole
position di Raiuno. Ma, riguardo alle accuse lanciate da Zaccaria l'anno scorso
contro Mediaset, sugli sforamenti pubblicitari, polemiche che gli sono costate
una querela della tv commerciale, il presidente insiste: "In tre casi
l'Authority per le comunicazioni ha rilevato sforamenti e diffidato
Mediaset". Ribatte ironica quest'ultima: "Zaccaria l'anno scorso
sparò la cifra di 2.450 sforamenti. Oggi sono diventati tre? Indietro ...................................(8)
,
professore".
[E. Cost. - Corriere della Sera, 24 Gennaio 2002]