CRONACHE ITALIANE
VIAGGIO (E SORPRESE) DI UNA CITTà SOTTO LA CITTà
..................(1) VENTRE DI NAPOLI
Storia ..............................(2)
bande ..................(3)
buco e ..................(4)
quattro detective ..............................(5) "Polfogna" tra tesori, topi, cimeli
di guerra, le spoglie ..............................(6)
buonanima ..................(7) conte di Cerreto e molto altro.
Sotto Napoli c’è un’altra città. Una città fatta di grotte,
cavità, gallerie, cisterne, strade, tubi, cunicoli, pozzi. La sola rete
fognaria, messa in fila, misura 1.200 chilometri, come dalle..............................(8) Alpi ........................(9)
Sicilia. è un mondo sotterraneo che talvolta
inghiotte la città di sopra. Bastano un po’ di piogge pesanti e il suolo di
Napoli, che in buona parte ..............................(10)
città si regge ..................(11) vuoto, sprofonda ..............................(12)
viscere ..............................(13)
terra. La Napoli che non si vede non è una
città deserta. Gli abitatori più numerosi e indaffarati sono i topi, normali
frequentatori ..................(14) sottosuolo ..............................(15) grandi metropoli. In qualche cavità c’è gente
che lavora. In alcuni luoghi ..................(16) centro storico possono scendere i turisti. I
fognaroli svolgono il loro lavoro di manutenzione ..............................(17) rete fognaria. Poi ci sono altre due
categorie di persone che frequentano il ventre di Napoli: le guardie e i ladri.
I ladri sono quelli ..............................(18)
"bande ..................(19) buco", cioè rapinatori che attraverso il sottosuolo scavano
tunnel e sfondano pareti per raggiungere banche, uffici postali e gioiellerie.
Le guardie sono i poliziotti ..................(20) servizio antirapine della..............................(21) Questura di Napoli. In particolare i quattro
uomini che, quando serve, indossano tuta e stivali per scendere sottoterra.
«Eccoci qua, conoscevate già la Polfer e la Polstrada, noi invece siamo la
Polfogna», scherzano i poliziotti Antonio De Falco, Nando Cimino, Rocco
Giaquinto e Raffaello De Vita.
Maurizio Vallone, vicequestore aggiunto e dirigente ..............................(22) sezione criminalità organizzata, spiega: «I
rapinatori accedono ............(23) sottosuolo attraverso cavità naturali,
stazioni di pompaggio, cantine, vecchi passaggi, ricoveri ..................(24) tempo di guerra. Una volta sotto, percorrono
i vecchi acquedotti, le gallerie di servizio e anche le stesse fogne. Lavorano
spesso per settimane prima di raggiungere il loro obiettivo».
Tra il 1994 e il 1996 le "bande ..................(25) buco" attive a Napoli furono almeno tre. ..................(26) giugno ..................(27)
1996 ci fu una retata di 16 persone e il
fenomeno si arrestò. Ancora colpi a segno tra il 1998 e il 1999, quando sette
arresti "stoppano" i banditi. Ma la tregua dura poco. Il 4 dicembre ..................(28) 2001 la banda colpisce una filiale ..............................(29) Banca di Roma e scappa con 200 milioni di
lire. Il colpo viene ritentato ........................(30)
stessa banca a metà gennaio, ma la reazione
di una guardia giurata mette in fuga i ladri. Talvolta ai............(31) banditi va male, molto male. ..................(32)
1993 tre tizi che scavavano sotto una banca
in via Marina morirono asfissiati ..................(33) gas di scarico ..................(34) gruppo elettrogeno che si erano portati sottoterra. Pochi anni fa,
invece, un bandito davvero sfortunato sbucò ..................(35) pavimento di un ufficio postale di Secondigliano, proprio sotto i
piedi di un carabiniere. I due misero mano ........................(36) pistole e il bandito restò ucciso ..................(37) colpo.
Gli agenti ..............................(38)
"Polfogna" scendono sottoterra
quando arrivano "soffiate" da parte ..................(39) loro informatori, oppure se ..............................(40)
banche o ..............................(41) uffici postali segnalano rumori sospetti
sotto il pavimento o dietro le pareti. Spesso, per fortuna, si tratta di falsi
allarmi. L’ispettore Antonio De Falco, 34 anni, ormai confessa di orientarsi
meglio ..............................(42)
Napoli sottoterra rispetto a quella di sopra.
«Un po’ mi sono appassionato a questo mondo sotterraneo maleodorante, umido e
popolato di topi e scarafaggi», confida scherzoso, «forse devo essere un po’
pazzo, in realtà sono un tipo molto curioso». Ma per fortuna il ventre di
Napoli non sempre nutre solo la malavita. Tra la Sanità e Capodimonte, a poche
decine di metri ..............................(43)
casa natale di Totò, si aprono ..............................(44) grandi e altissime grotte scavate ..................(45) tufo. Qui, in ambienti vasti come quelli di
una cattedrale, lavorano da tempo due aziende produttrici di giocattoli pirici.
I gestori ..............................(46)
aziende assicurano che non c’è pericolo.
«Facciamo solo giocattoli», dicono, «qui non ci sono fuochi pericolosi». Sempre
........................(47) Sanità, attraverso la chiesa di Maria
Santissima ..................(48) Carmine ........................(49)
Fontanelle, si accede alle........................(50) grotte che ospitano il cosiddetto cimitero ..............................(51) Fontanelle (‘o campusantiello), dove ..................(52) 1836 vennero portati migliaia di teschi e di
ossa che non potevano più stare ..............................(53)
chiese a causa di un’epidemia di colera. Oggi
questi resti umani giacciono ammucchiati dentro le grotte. C’è anche una
vecchia bara aperta in cui riposa mezzo mummificato il corpo ..................(54) fu Filippo Carafa, conte di Cerreto ..................(55) Duchi di Maddaloni, morto ..................(56) 1793. Il luogo, suggestivo e un po’ macabro,
ora è stato chiuso perché con la devozione popolare per le anime ..................(57) purgatorio si era mischiata l’oscura attività
di fattucchiere e altri loschi personaggi ..................(58)
genere. Due associazioni, infine, offrono ............(59) turisti visite guidate ..............................(60) città sotterranea. Una si chiama "Napoli
e la città sotterranea", l’altra "Napoli sotterranea". Si fanno
un po’ concorrenza, ma entrambe le visite sono interessanti e ricche di spunti
curiosi. Una, attraverso una lunga scalinata scavata ..................(61) tufo, porta sotto i Quartieri Spagnuoli, l’altra scende sotto
piazza San Gaetano, ..................(62) cuore ..............................(63)
città, e si conclude all’........................(64) interno di un
tipico "basso" dove una botola consente di scendere sottoterra per
ammirare i resti di un antico teatro romano. Si scopre un mondo affascinante. E
non si fanno brutti incontri.
[Roberto Zichittella - Famiglia Cristiana, n. 8, 24 febbr. 2002]