LA PACE NON è UN’UTOPIA

DIO NON AMA LA SPADA

 

NEL..................(1)  1992, in occasione dei..................(2)  venticinque anni di episcopato del..................(3)  cardinale Agostino Casaroli, Giovanni Paolo II scrisse che "la convinzione del..................(4)  valore dell’..............................(5) intelligenza umana e insieme la consapevolezza delle..............................(6)  connaturate fragilità dell’..............................(7) uomo" avevano fatto maturare in lui "quel tipico realismo storico" che l’aveva accompagnato nel..................(8)  lavoro di ogni giorno e che rimane "anche per noi un’utile lezione di vita". A ricordarlo è un altro cardinale, Achille Silvestrini, nell’..............................(9) introduzione al............(10)  prezioso diario di Casaroli, Il martirio della..............................(11)  pazienza, pubblicato da Einaudi due anni fa.

La "lezione" di padre Agostino (come Casaroli veniva chiamato nella..............................(12)  cerchia degli..............................(13)  amici e dei..................(14)  collaboratori più fidati, tra cui monsignor Silvestrini) mi è tornata in mente riflettendo sull’..............................(15) odierno incontro di Assisi, che trae forza e fascino soprattutto dall’..............................(16) ostinata pazienza dei..................(17)  suoi ispiratori, in bilico tra utopia e storia. E sono tutti antichi "alunni" di Paolo VI e del..................(18)  suo grande Segretario di Stato, tra questi, in prima fila, l’attuale pontefice.

Proprio Silvestrini, rievocando ieri sul..................(19)  Corriere della..............................(20)  Sera lo "spirito di Assisi" che "s’è fatto strada dentro e fuori la Chiesa" dal..................(21)  1986 ad oggi, ha sottolineato un dato che molti, troppi tendono a sottovalutare. Nonostante le apparenze contrarie - afferma il cardinale - l’impegno per la pace, che è il tema di Assisi, è storicamente realistico, perchè fondamentalisti e fanatici sono dappertutto in minoranza, anche nell’..............................(22) Islam. Bisogna però che i credenti, ignari in gran parte dei..................(23)  rischi che corre l’umanità , se ne rendano consapevoli e facciano sentire la loro voce. Ed è questo il compito che s’è assunto il Papa riproponendo, nonostante tutti i pareri contrari, la giornata assisiana di preghiera per la pace.

Storicamente realistico è affermare che la guerra non è l’unica risposta al............(24)  terrorismo, nè il mezzo più efficace per ridurre le tensioni e avviare a soluzione i problemi dell’..............................(25) umanità ; che i politici, che "non si illudono e badano al............(26)  sodo", non sono infallibili nelle..............................(27)  loro previsioni e strategie; che le generalizzazioni sono ingiuste e pericolose, e la divisione del..................(28)  mondo in bianco e nero, tra buoni e cattivi una banalità gravida però di conseguenze negative. Dio non è con chi brandisce la spada e usare il suo nome per giustificare rappresaglie e vendette è una bestemmia. Paiono ovvietà , eppure è così che ragiona tanta gente offrendo, per interesse, per ignoranza, per un malinteso senso di giustizia, ai............(29)  potenti e ai............(30)  prepotenti un lasciapassare paradossalmente parallelo a quello che pretendono i seminatori di violenza e terrore, in nome di Dio.

 

[Leonardo Zega - LA STAMPA, 24 Gennaio 2002]