PROVINCE - UNA BELLA MOSTRA RIPROPONE UNA TESI CONTROVERSA
Rinascimento? Cercate ..............................(1)
Marche
«Altro che la Toscana» dice Sgarbi, che va polemicamente
riscoprendo capolavori dimenticati in giro per l’Italia.
Luccicante per gli ori ..............................(2)
sue architetture lignee, luminoso per le
tempere ..............................(3)
sue figure, il grande polittico ..............................(4) chiesa di San Francesco a Serrapetrona,
fresco di restauri, è l’emblema ..............................(5)
mostra "I pittori ..................(6) Rinascimento a Sanseverino" da poco
arrivata sotto le volte barocche di Palazzo Barberini a Roma ( fino ............(7) 3 marzo, catalogo Motta ). Serrapetrona è un
piccolo centro ..............................(8)
Marche che conserva uno ..................(9) capolavori di quel Rinascimento dimenticato
che Vittorio Sgarbi va riscoprendo in giro per l’Italia. La sconosciuta
grandezza ..................(10) pittore che l’ha dipinto verso la fine ..................(11) ‘400, Lorenzo d’Alessandro, esce con questa
mostra ..............................(12)
dotte schede ..............................(13) storici ..............................(14)
arte
per misurarsi ..................(15) pubblico. E insieme a lui una piccola schiera
di pittori ..............................(16)
grande provincia italiana, ma per niente
provinciali: da Ludovico Urbani a Niccolò Alunno, a Carlo Crivelli, a
Pinturicchio, che a Sanseverino lavorano e le cui opere sono ancora conservate ..............................(17) ricca Pinacoteca comunale.
Quando si parla di Rinascimento, si pensa sempre ........................(18) Toscana di Masaccio e Piero ..............................(19) Francesca, ........................(20) Mantova di Mantegna, alla........................(21) Padova di Donatello, alla........................(22) Firenze di Leonardo e Michelangelo, ........................(23) Roma di Michelangelo e Raffaello, ........................(24) Venezia di Bellini e Tiziano. Invece quel
tempo di «rinascenza», così lo chiamò per primo Giorgio Vasari, l’inventore ..............................(25) storia ..............................(26)
arte,
non fu prerogativa solo ..................(27) centri maggiori. Roberto Longhi lo chiamò
«Rinascimento umbratile». Federico Zeri lo teorizzò come «pseudo-Rinascimento»
per dire che la rinascita ..............................(28)
cultura aveva seguito non solo una strada
razionale ma anche una via parallela, tutta intuitiva e fantastica. «In realtà»
dice Sgarbi « il Rinascimento è proprio ..............................(29)
Marche più ancora che della..............................(30) Toscana. In ogni paese e città ..............................(31) Marche si trovano capolavori: da Sarnano a
Serrapetrona, a Caldarola, ..................(32) Convento ..............................(33) Clarisse di San Ginesio ............(34) monastero ..............................(35) Macchie di Gagliole. Il Rinascimento
marchigiano non si può limitare, insomma, ............(36)
pur grandissimo nome di Raffaello».
Così a Sanseverino, come racconta questa mostra che funziona come
una lente di ingrandimento, ci furono pittori locali che seguirono la grande
lezione di Piero ..............................(37)
Francesca. Certo, talvolta questa traduzione
ha un sapore vernacolare. Ma conclude Sgarbi: « ..................(38) dialetto c’è più poesia ».
[Pasquale Chessa – PANORAMA, 18 genn. 2002]