..................(1) TEATRO IN MINIATURA DI BUSSETO IL REGISTA
METTE A FUOCO I SENTIMENTI ..............................(2)
GIOVANE AMANTE
Zeffirelli: la mia Violetta segreta
Placido Domingo ..................(3) podio ..............................(4)
"Toscanini"
BUSSETO
Sono i sentimenti nascosti di Violetta che affascinano Franco
Zeffirelli; sentimenti che vuol portare in superficie per analizzarne la
sofferenza, ..................(5) chiuso ..................(6)
piccolo teatro di Busseto, dove l’anno scorso
ha realizzato una storica "Aida". I sentimenti d’una donna amata,
umiliata, offesa e riamata, per un grande uomo di teatro, significano capacità
di scavare ..............................(7)
animo
umano. Per queste ragioni Zeffirelli ha scelto il cuore di Busseto, quasi la
"stanza di Violetta", non un teatro da mille posti di Milano o di
Roma o di Firenze. E, affinchè l’operazione-sentimenti di Violetta riuscisse
appieno, il regista che mise in scena la famosa "Traviata" ..................(8) 1958 con Maria Callas, ha voluto accanto a sè
Placido Domingo, il cantante-direttore d’orchestra più amato; Stefania
Bonfadelli, un soprano giovane che ..................(9) sentimenti fosse sollecitata da un altro
umanissimo interprete, Renato Bruson, ..................(10) ruolo di papà Germont; mentre ..................(11) panni ..................(12)
focoso Alfredo ha scelto il tenore inglese
Scott Piper.
Un’operazione culturale controcorrente, come è già avvenuta per
"Aida", ma che più di Aida, si presta a cogliere sentimenti d’amore.
L’Orchestra e il Coro sono quelli ..............................(13)
Fondazione Toscanini, la produzione
televisiva è di Rai Trade per Raiuno. ..................(14) podio Placido Domingo, il quale riesce ad
essere presente ........................(15)
Arcimboldi di Milano per cantare
"Sansone e Dalila" e dirigere "Traviata" ............(16) Verdi di Busseto. "La Traviata"
andrà in scena e in diretta su Radiotre il 24 febbraio alle........................(17) 20,30.
Zeffirelli, il dramma di Dumas e la musica di Verdi sono l’uno il
completamento ..............................(18)
altra.
"E’il più grande dramma teatrale di tutti i tempi. C’è la verità vissuta e
sofferta. Non è la leggenda ..................(19) "Trovatore". E’in gioco la sorte di
due giovani amanti. Si parte sempre da Romeo e Giulietta, ..............................(20) coppia shakespeariana più amata, da due
ragazzi il cui amore è contrastato ..............................(21)
rispettive famiglie e che si conclude
tragicamente".
Quali sentimenti rivela ancora Violetta? "Svela le emozioni
di una ragazza di vent’anni, prostituta d’alto bordo, che abbandona la vita
mondana e, pur non essendo creduta, si dona ad un giovane avvocato ..............................(22) Provenza, che solo tardivamente ne comprende
la sincerità ". Come Papà Germont, che a Parma sarà interpretato da Renato
Bruson? "Esattamente. Anche lui parla ............(23) cuore ..............................(24)
ragazza ed è un dialogo convincente, che
commuove". Il piccolo Teatro Verdi è la dimensione ideale? "I
sentimenti di una storia d’amore si possono raccontare anche in uno spazio più
grande, l’importante è fare recitare i giovani, far capire loro qual è la vera
importanza ..................(25) recitar cantando. Tengo sempre d’occhio la
storia d’amore, non mollo mai, fino a quando i ragazzi cedono ........................(26) loro stesse emozioni".
E Stefania Bonfadelli segue i suoi suggerimenti?
"Meravigliosamente. Ha una voce stupenda ed è una ragazza sensibile,
deliziosa". Zeffirelli, lei non aggiunge niente ........................(27) storia? "Per carità , nessuna
stravaganza. Seguo fedelmente le lettere di Verdi, anche ..............................(28) scene d’amore. Quando Violetta tra le braccia
di Alfredo dice "si folleggiava"". E Domingo, direttore, aiuta i
colleghi cantanti? "Non soltanto i ragazzi, aiuta anche me. Si lavora in
perfetta armonia. Porterò "La Traviata" a Ravenna, Modena, Ferrara e ..................(29) Teatro di Strehler, adattando le misure
sceniche".
Ma poi farà un’Aida grandiosa ..............................(30) Arena di Verona.
"Un’Aida sfarzosa, ma senza mai perdere di vista i sentimenti". Cos’è
cambiato ..............................(31)
Traviata ..............................(32) Callas che lei diresse? "In Maria avevo
trovato un’artista consapevole ..................(33) dramma, una Violetta che non aveva bisogno di
un regista. Oggi è diverso. ..................(34) giovani non ci sono preconcetti, la mia è la
carezza ..................(35) verso giusto ..................(36) pelo, tutto viene fuori per altre strade".
Placido Domingo ha deposto la bacchetta. E’soddisfatto e manifesta
con la consueta signorilità e pacatezza le sue idee. "Abbiamo cercato di
levigare le sonorità in orchestra, di equilibrare i toni in scena, in questo
teatro- gioiellino ogni sfumatura acquista significati delicatissimi".
Maestro che vuol dire lavorare con Zeffirelli ............(37) capolavoro verdiano? "Vuol dire
parlarsi, interrogarsi, scambiare le idee, cogliere le più intime riflessioni
con la gioia di chi vuol ricreare queste atmosfere così amorevoli e
drammatiche. Credo sia la cosa più bella per un direttore, poter essere fermato
............(38) momento giusto, sottovoce, con una grande,
squisita educazione. Non capita spesso ..................(39) teatri. C’è sempre chi grida per farsi
sentire. Con Zeffirelli, l’educazione è armonia, è musica".
Ma come fa lei a dividersi tra l’eroico "Sansone" e il
direttore d’orchestra di Traviata? "Privilegio sempre quel che faccio, ..................(40) momento in cui lo faccio. Come potrei pensare
a Sansone, mentre Renato Bruson in scena mostra di essere un padre prima severo
e poi dolente, o mentre Violetta canta "Addio ..................(41) passato", o quando Alfredo inveisce sulla..............................(42) donna che ama? La cosa più importante è
essere sempre musicista. Non importa se cantante o direttore".
E Scott Piper, il tenore americano, come le sembra?
"E’bravo, ha una bella voce, ma credo debba lavorare molto,
come ..................(43) resto tutti noi quando siamo in scena".
[Armando Caruso - LA STAMPA, 20 Febbraio 2002]