Ora diamo una occhiata ai verbi italiani di forma frequentativa, come gettare, sconquassare, tentare, trattare, attare, adattare, ruttare ecc.... che sono frequentativi latini passati all'italiano. I verbi latini in itare si sono trasmessi in piccolo numero all'italiano; es. esitare, vomitare, meditare, palpitare.Il sardo ha conservato il latino in minetà; così il genovese ha genetà per "generare".
Osare come già si è detto viene da ausare che si trova nei dialetti occitanici. Usare è pure frequentativo di uti. Obbliare viene da oblitare; c'è la perdita del t, non regolare in toscano. Nei dialetti occidentali si trova oblidar che ci manifesta l'origine latina, ed è da questa forma che viene obbliare.
Il verbo cogitare latino sta per cumagitare; in Dante trovasi coto che è forma passata pel crogiuolo popolare. Si ritrova nel verbo oltracotare, tracotanza = ultracogitare.
In sanscrito abbiamo la radice man che preceduta da un prefisso che significa "giù" vuol dir "disprezzare"; cfr. il greco UPERFRONEW "superbire" e il francese outrecuidance.
Il verbo destare non è altro che de ex citare. Nel lombardo lo troviamo sotto la forma di dessetà, e nel sardo scità nel senso di "svegliare".
Tosare viene dal frequentativo di tondere; acquistare, appressare, scottare da excoctare che si connette con coquere; in greco abbiamo PESSW "cuocere", che risponde al sanscrito pasch o piuttosto caq donde il coquo latino. In greco c'è il verbo OPTAW "abbrustolire" che ha fatto perdita del p iniziale ripristinato in poptaw ci dà una forma che si può riconnettere col coquo latino.
Lactare non si deve prendere per frequentativo perché deriva da lac, tis e quindi è denominativo.
Diventare ha per fondamento venire; spaventare non devesi prendere come forma frequentativa di paveo, perché viene dalla forma participiale pavens, come addormentare di significato causativo viene da dormiens. Frequens che è forma participiale sebbene non abbiamo verbo con cui connetterlo ci dà frequentare.
Tormentare ha per fondamento torquere donde torquementum = torementum = tormentum come exagmen che ha dato examen. Quindi il verbo tormentare non ha connessione con frequentare ed altri consimili verbi, e non deve entrare in questa categoria.
In piemontese c'è aventa nel significato di "conviene"; la forma anteriore è eventa che trovasi nel piacentino, e non è altro se non conventa da conventare frequentativo di convenio. Si trova nell'antico valdese nella parabola del figliuol prodico. In piemontese si dice per esempio: l'è vantà per: "è sparito, s'è dileguato"; il veneziano ha sfantà; il trentino disfantà tutti connessi con evanescere cioè "è svanito".
Il verbo andare secondo il Diez, non sarebbe che un frequentativo cioè aditare. Vi si è introdotto l'n come in adito divenuto andito. Quindi anditare = andtare = anddare = andare. Arrivare non è altro che "venire alla riva".