Giovanni Flechia - Università di Torino 1872-73
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Tema nominale latino e italiano

 

Nomi in -INO

Si è notato incidentalmente come da caput ne' dialetti si hanno le forme cava, cau, co; e così faina diventa fau e fo che ne' dialetti si trova; in piemontese c'è un nome trapolino derivato da Po per mezzo del suffisso ino e vuol dir "di là dal Po".

Ora dobbiamo passare alla nuova produzione di nomi per mezzo del suffisso ino; e qui ci si presentano subito molti nomi come: agnellino, caprino, vitellino, zuccherino ecc....

Ci sono alcuni aggettivi di origine forestiera che cadono solo materialmente in questa categoria a cagione del loro finimento. Tali sono meschino di origine arabica; tapino di origine greca già che si connette con TAPEINOS.

Ci sono molti nomi di stromento foggiati per mezzo di questo suffisso; acciarino, baldacchino, frustino, frullino, stoppino, stomachino, taccuino (di origine arabica) temperino (con temperare) raschino ecc....

Così hannosi dei nomi d'agente che si riferiscono alla professione: berlina, calcina, corallina, cortina, cucina, gelatina, fucina, che alcuni fanno venire da foco altri da officina e pende ancora la questione, mattina, parlantina, selvaggina, terzina sono nomi di cosa; ma per i nomi di significato personale e d'agente abbiamo: accattino (col verbo accattare con cui si connette l'altra forma: accattone), aguzzino (che è di origine arabica e si connette con alguazil spagnuolo: non ha che fare con aguzzare come si vede dal doppio z che è dolce in aguzzino) assassino è pure di origine arabica e assassini si chiamavano a tempo delle crociate i seguaci di Hassan-Sabah; sembra che questa parola che troviamo sotto la forma di Heississini venga dall'arabo Haschich con cui s'indicava una certa preparatione fatta con sostanze vegetali la quale produceva una specie di estasi di cui l'abuso era assai nocivo alla salute. Quindi la parola assassino dall'avere un significato speciale (come l'aveva pure un tempo una parola analoga cioè masnadiere) viene ad avere un significato generale. Vi fu un tempo in cui per mostrare fedeltà ed osservanza ad una persona, si diceva: sono vostro assassino; come si sarebbe detto più tardi: son vostro schiavo.

Altri nomi personali sono: attacchino (attaccalite), ballerino, birichino, cittadino, dileggino, facchino, grascino, galoppino, malandrino, rabattino, spazzino, scaccino, spadaccino, scortichino, vagheggino, vetturino, ciabattino, becchino, arrotino e poi un nome per il colabrodo detto colino.

I nomi di moneta formano una categoria di nomi foggiati fino da antico col suffisso ino: aquilino, aguglino, alfonsino, ambrogino, anselmino, borgellino, bolognino, carlino, cavallino, centino, cinquino, diamantino, fiorino, franceschino, mazzantino, maiolichino (dall' isola Maiorca), quattrino, soldino, settino, tamburino, uccellino ecc....

Per "cinquina al lotto" si dice una china.

Tra questi molti nomi d'uccello possono fare una categoria a parte: beccaccino, cardellino, raperino, voltolino, verzellino, rampichino alcuni dei quali come quest'ultimo ci mostrano le qualità di questi uccelli e sono interessanti a notarsi perché ci mostrano l'istinto popolare che li crea e ci fanno vedere come s'introdussero la prima volta.

Nel sanscrito il quale più vicino essendo allo stipite ci presenta de' nomi nella cui radice più facilmente si può scernere il concetto troviamo de' nomi molto numerosi che indicano la qualità dell'oggetto significato, come ad esempio il cane ha dei nomi che significano "il latrante", la rana "la saltellante", il sole "lo splendente".

Altravolta si parlò di un uccello detto mergus in latino e tuffolino in italiano; tanto nella creazione della parola mergus quanto in quella di tuffolino il popolo ebbe in vista la proprietà che ha quest'uccello di immergersi, e significò con parole diverse di forma lo stesso pensiero.

I giuochi, i colori hanno de' nomi in ino come solferino, cilestrino, grisellino ed altri.

E così potrebbesi fare una categoria di piante, frutti, erba, e fiori assai numerosa. Havvi pure molti nomi d'ordini religiosi, fazioni e sette derivati per mezzo del suffisso ino. Quindi si hanno: Benedettini, Ghibellini, Giacobini fino a Garibaldini.

La più estesa categoria di nomi foggiati per mezzo del suffisso ino è quella dei diminutivi; in latino pei diminutivi il suffisso più esteso è ulo; invece in italiano ino si estende per così dire all'infinito: bellino, bruttino, piccolino, donnina, pentolina, personcina, biancolino ecc....

Si intromette qualche volta l o c come fiumicino, cuoricino ecc... e il c è più comune, principalmente quando termina la parola in n tolta la vocale finale come appunto personcina; anche in latino oratiuncula.

Da monco s'è fatto moncherini per significare "i bracci mozzi" e così l'usò Dante:
levando i moncherin per l'aura fosca .

Si aggiunge poi ino ad altri diminutivi come: gonnellino, campanellino, ghiotterellino, bambolino; e il già citato marmlin piemontese che riflette minimellimus che si trova nel vocabolario del medio-evo del Ducange. Minimellimus = minmellimus = marmellimus (perché i disaccentato = a; n = r) donde marmlin e anche la forma aferetica d'armlin.

Fra i nomi derivati per mezzo del suffisso ino abbiamo pure gran numero di nomi propri e di nomi di luogo e in genere sono diminutivi.

Per nomi di luogo si ha Casale e Casalino, Bobboli e Bobbolini, Mirabello e Mirabellino ecc....

Per i nomi di persone e di famiglia abbiamo Aldobrandini da Aldobrando che non si può dire precisamente come sia nato perché avrebbe potuto essere Aldobrandi, e inoltre: Gherardini, Antonini, Giorgini, Minervini, Lambruschini, Lombardini ecc... Anche questi nomi di famiglia si potrebbero dividere in categorie secondo le qualità fisiche o morali per cui vennero applicati agli individui come: Rossini, Bellini, Bianchini, Santini ecc...


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