Giovanni Flechia - Università di Torino 1872-73
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Tema nominale latino e italiano

 

Nomi in -OSO

Veniamo ora al suffisso indo-europeo vant latino arcaico onsus; poi oso suffisso di assai estesa applicazione sia nel campo latino come nel campo neo-latino.

Tra la forma onsus e osus abbiamo la mediana ossus. Così ne' participi risus = rissus da ridtus = ridsus = rissus: in alcuni avvenne lo scempiamento; mentre in altri come in fissus si mantenne.

Comoesus dovrebbe essere comoessus. Così da formossus venne formosus. Questo onsus non sarebbe altro che vantya passato in vontius, donde vonsus o onsus.

Forma sostantivo da alcuni è connesso colla radice fer. Riflette la forma sanscrita dharma; il cui aggettivo sarebbe dharmavantya.

In greco questo suffisso si ritrova negli aggettivi in EIS, ENTOS come per es. XARIEIS, XARIENTOS e intorno a ciò si potrà con vantaggio consultare la grammatica comparata del greco e del latino del Meyer.

Così le forme greche OUSA non sono altro che ontia e FEROUSA sta per ferontia.

Talvolta il v del suffisso vant si vocalizza come in monstruosus, e poi in italiano si ha virtuoso ecc....

Nella formazione di così fatte forme si perde talvolta la vocale finale del tema: così da calamitati si dovrebbe avere calamitatosus; da religioni si dovrebbe avere religionosus; e così formidinosus da formidini. Negli antichi italiani scrittori si trova vertudioso, bontadioso ecc....


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