Veniamo ora al suffisso indo-europeo vant latino arcaico onsus; poi oso suffisso di assai estesa applicazione sia nel campo latino come nel campo neo-latino.Tra la forma onsus e osus abbiamo la mediana ossus. Così ne' participi risus = rissus da ridtus = ridsus = rissus: in alcuni avvenne lo scempiamento; mentre in altri come in fissus si mantenne.
Comoesus dovrebbe essere comoessus. Così da formossus venne formosus. Questo onsus non sarebbe altro che vantya passato in vontius, donde vonsus o onsus.
Forma sostantivo da alcuni è connesso colla radice fer. Riflette la forma sanscrita dharma; il cui aggettivo sarebbe dharmavantya.
In greco questo suffisso si ritrova negli aggettivi in EIS, ENTOS come per es. XARIEIS, XARIENTOS e intorno a ciò si potrà con vantaggio consultare la grammatica comparata del greco e del latino del Meyer.
Così le forme greche OUSA non sono altro che ontia e FEROUSA sta per ferontia.
Talvolta il v del suffisso vant si vocalizza come in monstruosus, e poi in italiano si ha virtuoso ecc....
Nella formazione di così fatte forme si perde talvolta la vocale finale del tema: così da calamitati si dovrebbe avere calamitatosus; da religioni si dovrebbe avere religionosus; e così formidinosus da formidini. Negli antichi italiani scrittori si trova vertudioso, bontadioso ecc....