Vita
La vita e le opere di Dante

Dante nacque a Firenze nel 1265. La sua famiglia apparteneva alla piccola nobiltà guelfa di origini antiche, ma di condizioni piuttosto modeste. Dante fu laico e, malgrado le ristrettezze della famiglia, ricevette una buona educazione. Nel 1295 la nobiltà minore fu riammessa alla vita politica, a condizione che i suoi membri si iscrivessero ad un'Arte, cioè a una corporazione professionale. Dante si iscrisse all'Arte dei Medici e degli Speziali e iniziò la sua attività politica, mentre divampava il conflitto tra i Guelfi fiorentini, ormai divisi nelle due fazioni dei Bianchi e dei Neri. Dante si oppose alla politica di dominio sulla città del papa Bonifacio VIII, appoggiato dai Guelfi Neri. Per questo, quando nell'ottobre del 1301, i Neri s'impadronirono del potere, Dante fu esiliato. Non essendosi presentato a discolparsi, fu condannato alla confisca di tutti i beni e alla morte sul rogo, se fosse tornato in patria. Da quel momento i rapporti di Dante con i potenti cambiarono: il fiorentino indipendente, bandito dalla sua città, privato dei suoi beni e della sua casa, visse al servizio ora di uno ora di un altro signore, peregrinando di corte in corte nell'Italia centro-settentrionale, come segretario, funzionario di corte, diplomatico, ma riaffermando con forza la sua autonomia e la sua libertà. Morì a Ravenna nel 1321.

Lunghe e ancora non completamente risolte sono state le discussioni tra gli specialisti sulla produzione letteraria dantesca, sulla sua cronologia ed anche sull'attribuzione al poeta di alcune opere. Vi sono infatti alcune oscillazioni nella datazione delle diverse opere e permangono incertezze di attribuzione per alcuni componimenti che fanno parte della raccolta delle Rime, mentre sembrano ormai definitivamente risolti i dubbi sull'attribuzione al poeta de Il Fiore e del Detto d'Amore. Delle opere dantesche diamo la datazione, il titolo, il genere letterario e la lingua in cui sono scritte.

Il catalogo delle opere dantesche

datatitologenere letterariolingua
1282 (1293)Fiorepoemetto formato da una corona di 232 sonetti che rimaneggiano il Roman de la Rosevolgare
1290 (1300)Detto d'Amorepoemetto poemetto in distici di settenari di cui restano 480 versivolgare
1283/1308Rime54 componimenti lirici la cui forma metrica è il sonetto, la canzone, la ballata, di vario stile: cortese, comico, didascalico, allegorico, "petroso"..volgare
1292 (1294)Vita nova31 liriche, la cui forma metrica è il sonetto (25), la canzone (4), la ballata (1), la stanza di canzone (1) collegate da un commento in prosa che si sviluppa in 42 capitoli volgare
1304 (1307)Convivio4 trattati in prosa a commento di tre canzonivolgare
1304/1305De vulgari eloquentiatrattato linguistico in 4 libri interrotto al 14 capitolo del secondo librolatino
1306/1321Commediapoema allegorico in terza rimavolgare
1312 (1318)Monarchiatrattato politico in 3 librilatino
1304/1316Epistole13 lettere rimaste di quello che doveva essere l'epistolario del poetalatino
1319/1320Ecloghe2 componimenti sul modello delle Bucoliche di Virgilio, una di 68, l'altra di 97 esametrilatino
1320De situ et forma aque et terrelezione pronunciata a Verona alla presenza del clero, volta a dimostrare che le sfere dell'acqua e della terra non sono concentrichelatino

Pur con le oscillazioni di datazione che ancora esistono e non consentono dunque una maggiore precisione, emerge con sufficiente chiarezza un dato:Dante pratica spesso contemporaneamente registri stilistici diversi. Nel decennio tra il 1280 e il 1290 egli scrive versi comici (il Fiore ) , risente dell'influenza di Brunetto Latini (il Detto d'Amore), è vicino al modello guittoniano (qualche componimento delle Rime), abbandona il modello guittoniano per avvicinarsi alla poesia amorosa cavalcantiana e guinizelliana (la Vita Nova ) nello stesso tempo non smette di sperimentare lo stile comico (i sonetti della Tenzone con Forese Donati, compresi nelle Rime) e ricerca nuove vie espressive (i versi aspri dello stile "petroso" e la poesia dottrinale di cui abbiamo testimonianza rispettivamente nelle Rime in quel gruppo di componimenti che si suole chiamare appunto "rime petrose" e nel Convivio ).
Tutte queste esperienze da un lato sono oggetto di riflessione teorica (nei commenti e della Vita nova e del Convivio, e nel trattato teorico sulla lingua e sugli stili poetici, il De Vulgari eloquentia) , dall'altro confluiscono nell'opera della maturità:, nella Commedia. Contemporanee alla Commedia sono infine le opere di carattere trattatistico (il Monarchia o la lezione veronese De situ et forma aque et terre ) o i versi latini (le Egloghe ), che testimoniano la pluralità degli interessi di Dante insieme alle Epistole che ci sono state tramandate.


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