La produzione letteraria di Dante testimonia una vicenda di incessante
sperimentazione e riflessione teorica. Egli dimostra infatti grande interesse per
ogni forma espressiva che la poesia volgare ha fino a quel momento elaborato.
Documento significativo di questa sperimentazione, che č tematica, lessicale,
metrica, stilistica, sono le Rime, che
danno conto della pluralitą degli interessi di Dante: vi sono infatti
i componimenti nello stile dolce tipico della Vita
nova; vi sono le canzoni di impianto dottrinario che caratterizzano
soprattutto il Convivio; vi sono poi i versi di
stile comico, che lasciano scorgere l'esperienza giovanile del Detto d'Amore e del Fiore.
Ma l'opera di Dante č caratterizzata anche da un'importante riflessione
teorica. Sia la Vita nova che il Convivio costituiscono anche un
autocommento in prosa e in volgare dei propri versi. Da queste riflessioni nasce
l'esigenza di dare dimostrazione anche teorica dell'importanza delle proprie
esperienze: di qui la composizione del trattato specifico sulla questione
linguistica, il De Vulgari eloquentia, scritto
in latino. Con quest'opera si chiude il catalogo delle opere che precedono la Commedia: dal 1306/7 fino alla morte Dante
č impegnato nella redazione del poema, ma lavora anche al suo unico trattato
compiuto: Monarchia, in latino, che tratta
organicamente le opinioni politiche gią manifestate nel Convivio e
nella Commedia. Ad un pubblico dotto e non municipale si rivolgono infine le
altre opere latine di Dante scritte negli anni dell'esilio: le Epistole, le Ecloghe, la lezione De situ et forma aque et terre,(Luogo e
forma dell'acqua e della terra) gią nota come "Questio de aqua et terra".