Non possiamo tralasciare di parlare di alcuni suffissi che sono completamente estranei agli antichi dialetti italici e dei quali non c'è neppur traccia in latino cioè i suffissi atto, etto, otto.In latino non troviamo un tipo a cui ricondurli ed anche l'origine teutonica che alcuni vorrebbero vederci è assai dubbia.
Parlando prima di atto troviamo che si unisce spesso ad olo e quindi si hanno forme come: omiciattolo, fiumiciattolo, libriciattolo dove interviene la palatina come elemento di derivazione.
Usatto vuol dir "stivale" da uosa. Bucherattolo entra pure qui.
Abbiamo anche nomi d'animali come lepratto, cerviatto, bigatto (forma aferetica di bombigatto come baco è forma aferetica di bambacus = bombix). La forma di bigatto è propria dell'Italia superiore e si è imposta al toscano perché nell'Italia superiore è assai estesa la coltura del baco.
Altri nomi analogi sono: Buratto (donde burattino), giocattolo, linguattola, scoiattolo (che si connette col latino sciurus e col greco SKIOUROS cioè "farsi ombra colla coda"); alcuni dialetti come l'astigiano hanno scheu per scoiattolo.
Bugigattolo (cfr. francese bouge) è parola che ha qualche cosa d'insolito; ovatta e pignatta sono due forme che non entrano qui; la prima si connette con uovo ed è rinforzata da ovata perché si usava l'uova per conglutinare la bambacia spalmandola; la seconda è raddoppiamento di pineata e si trova la forma semplice nel napoletano pignata.
Il siciliano per un vaso chiuso in un certo modo ha: maffarada da maffaro che vuol dir "turacciolo".
Il suffisso etto è assai esteso in italiano e non meno di ello. Ci si presentano subito nomi come: giovinetto, fanciulletto, ragazzetto e aggettivi in gran numero: piccoletto ecc....
Alcuni nomi con questo suffisso han preso un significato particolare come ad es. archetto; altri nomi analogi sono corpetto, manicaretto, merletto, sonetto, scoppietto ecc.... (manicaretto dall'infinito manicare); alcuni hanno mascolino e feminino come bacchetto, bacchetta; questo nome ci lascia in qualche incertezza perché se si connettesse con baculum che dà in italiano bacchio (così dicesi la pertica con cui si scuotono le noci) si avrebbe bacchietto che non può trasformarsi in bacchetto. Quello che è certo è che si connette colla radice di baculum che si trova nel greco BAINW per modo che BAKTRON e baculum sarebbe "l'istromento di camminare.
Il nome originario di cui baculum sarebbe il diminutivo e bacchetto pure un derivato manifesta la sua esistenza in qualche dialetto dell'Italia superiore dove si trova bac per baculum e questo non può venire da baculum che avrebbe dato alla c un suono palatale, ma da un nome che se si fosse conservato in toscano sarebbe bacco.
Altri nomi foggiati con questo suffisso sono: etichetta, boccetta, cavalletta, soffietta, e nomi di significato personale come trombetta, stafetta.
Hannosi anche nomi propri: Brunetti, Comparetti, Minghetti (Menichetti, Domenichetti), Rossetti; in napoletano c'è Jannitti cioè Giannetti che altrove ha la forma di Zannetti.
Il piemontese per arrottino dice moleta.
Anche il suffisso otto viene applicato a foggiare dei diminutivi che hanno un significato speciale comparativo come: avanzatotto, barilotto, merlotto, puledrotto, saiotto, vecchiotto ecc....
E' da notarsi che i feminini si fanno maschili così: salotto (sala), camerotto, borsotta e anche gli animali come: aquilotto, gazzerotto, perniciotto, starnotto.
Non mancano però le forme feminine come: casotta, contadinotta, ragazzotta, feminotta ecc....
Altri nomi in otto possono formare una categoria speciale indicante i colpi: pizzicotto, scapellotto, cazzotto.
A questi possono aggiungersi molti altri nomi, come: fagotto, lanciotto, cuffiotto (in piemontese scuffiòt), pagnotta, pillotta, margotta, scimmiotto e molti pure ampliati con olo come viottolo, pianerottolo ecc....; tra questi va posto anche ciottolo che ci lascia incerti sulla sua origine e forse è selciottolo con aferesi.
Galeotto non entra fra questi ma viene da galeota con raddoppiamento del t come pignatta viene da pineata e quindi non va confuso con questi nomi.
In siciliano per indicare l'animale detto "donnola" si ha biddottula; siccome in italiano abbiamo esempi di equivalenza di p e di b (banca = panca; palla = balla), si potrebbe credere che biddottula non è altro che pallottola e che questo è il significato di quel nome. Ciò però non è vero, e siccome in siciliano si ha biddezza per "bellezza" (ll = dd in quel dialetto) così biddottula sta per bellottola e siamo in questa opinione anzi certezza confermati dal trovare dei nomi analoghi nelle altre lingue dei nomi che logicamente corrispondono, e dei quali il fondamento è una credenza superstiziosa intorno alla virtù che si attribuiva a questa bestia negli incantesimi.
Molti aggettivi ci si presentano con questo suffisso: gentilotto, durotto, sempliciotto, sudiciotto, fradiciotto che vuol dir "malato marcio", e quest'aggettivo ha dato luogo ad un calembour; in Toscana si dice di uno che sta assai male di salute e vicino a morire: "è fradiciotto e diciannove". Il vocabolario non lo registra ma vi dovrebbe essere perché esisteva in Toscana fin da secoli indietro.
Abbiamo pure nomi propri: Cesarotti, Magolotti, Assarotti, Mengotti uno dei tanti derivati da Domenico; ed anche nomi locali; c'è ad esempio S. Marzanotto vicino a S. Marzano.