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vampiration
- Serie di messaggi in concatenazione, ciascuno dei quali quota integralmente il precedente, ottenendo così una lista di battute di notevole lunghezza, e tutte col giusto numero di simboli di indentazione.
L'origine del termine arriva da Bologna, ed è uno dei pochi di cui si conosca la storia completa. Il professor Max Ferri, oltre che scrivere in Fidonet, è anche un donatore di sangue, e ogni tanto mette nelle aree locali un messaggio invitando tutti a trovarsi presso la locale associazione. Uno di questi messaggi aveva come titolo "Vampiration", e tutti hanno cominciato a rispondere a questo messaggio citandolo tutto, e a rispondere alle risposte citando messaggio e risposta... Probabilmente l'associazione all'idea di un vampiro che succhia le parole altrui ha fatto la fortuna del termine.
variabile d'ambiente sf. [Unix]
- Una variabile (convenzionalmente scritta in caratteri maiuscoli) che può venire settata dal sistema operativo o dall'utente stesso, e il cui valore viene automaticamente passato ai processi che vengono lanciati. Un esempio di variabile d'ambiente è HOME, che indica la directory in cui un utente si trova immediatamente dopo essersi collegato. Etim.: dall'inglese environment variable.
verboso agg.
- Di output di un programma, che scrive molte informazioni. Tipicamente si ottiene usando l'opzione -v quando il programma viene lanciato. Etim.: dall'inglese verbose.
vergine agg.
- Un floppino che non è mai stato formattato. La sua sverginatura è, ovviamente, la formattazione.
Vero Programmatore [sempre in maiuscolo] sm.
- Termine che, come il ben noto "ai bei vecchi tempi", ha un significato diverso a seconda di chi lo pronuncia. Chi programmava già su un dinosauro considera un V.P. chi è capace ad inserire direttamente il codice in linguaggio macchina dal pannello di controllo di un mainframe; i novellini del giorno d'oggi si accontentano del fatto di sapere scrivere un programma in C che funzioni al primo colpo. Il vostro affezionato estensore preferisce considerarlo l'insieme di coloro che hanno capito che il primo vero linguaggio è il FORTRAN (tutto maiuscolo), che il C è stato studiato in maniera abbastanza carina, anche se l'obbligo di prototipare le funzioni è stato un duro colpo - ma c'è sempre la scappatoia di dichiarare un numero variabile di parametri - e che il Pasquale serve soltanto a far credere alla gente di sapere programmare, mentre invece è una vera e propria gabbia contro la sana fantasia del programmatore che deve scorrere libera attraverso il codice.
vi /vi-ai/ sm.
- L'Editor. A quelli che mi stanno per linciare perché per loro L'Editor è emacs, faccio notare che emacs è un modo di vita, non un semplice editor; ai partigiani di uord ricordo che quello è un word processor. Insomma, date retta a me: se volete semplicemente scrivere un testo, imparate a usare vi. Non ve ne pentirete.
videata sf.
- Sin. di schermata.
videogioco sm.
- La trasposizione per personal computer di un "arcade" (quelli che riempiono le sale giochi, per intenderci). Può richiedere delle doti di abilità (si pensi al Tetris), o essere semplicemente uno spara-spara. Confr. avventura.
videoteliota sm., sf.
- Utente decerebrato in grado di spendere milioni collegandosi alle messaggerie Videotel. Riconoscibile dall'uso di un insieme molto limitato di frasi tipiche, come ad esempio "CIAO DA DOVE DGT": l'abbreviazione dgt per "digiti" gli fa credere di essere molto intelligente e spiritoso, e non penso sia possibile convincerlo del contrario. Da rilevare la totale assenza di punteggiatura e minuscole. Esistono comunque, anche se più rari, dei videotelioti che usano soltanto le minuscole, evitando come la peste l'uso del tasto shift. In ogni caso la nozione che le lettere dell'alfabeto sono 52 non è ancora entrata nella loro testa: a dire il vero non ce ne sono neppure 26, come si può notare dal fatto che alcuni di essi hanno deciso che bisogna scrivere tutte le c dure come k: "PERKE' KOSA C'E' KE NON VA?"
virtuale agg.
- Ormai che il concetto di realtà virtuale è relativamente noto al mondo, anche se nessuno è d'accordo sul suo significato preciso, vale la pena di ricordare che l'aggettivo "virtuale" è usato molto spesso per indicare qualcosa che esiste solo convenzionalmente. Ad esempio, se capita di avere una festività il lunedì, si può affermare che il martedì seguente è un "lunedì virtuale", nel senso di inizio della settimana lavorativa; se Tizio è assente ad una riunione, ma ha lasciato delle note sugli argomenti da trattare, quelle note possono essere definite il "Tizio virtuale".
virus sm.
- Un programma che si è installato a nostra insaputa nel nostro calcolatore, oppure nei floppini, e che tipicamente causerà dei danni, cancellando o rovinando i nostri file se siamo fortunati - è stato affermato che è possibile programmare il devirazione. Confr. anche troiano.
visore sm.
- Un programma che permette di visualizzare un file (solitamente grafico e/o animato). "Mi servirebbe un visore MPEG".
visualizzare vt.
- Di programma, fare vedere a video. "Questo software visualizza la dimostrazione dei principali teoremi della geometria euclidea".
volvox s. inv.
- In questo lessico non poteva mancare il termine che ha portato a una delle più grosse serie di fiamme mai apparse in Fidonet. Chi di voi è stato costretto a studiare biologia si ricorderà che i volvox sono stati i primi organismi pluricellulari comparsi sulla faccia della terra. Secondo una corrente filosofica che ha trovato fertile terreno nell'area dedicata alle (ri)creazioni al calcolatore (la famigerata Dewdney che godette di un periodo di notorietà più che esagerata), questi organismi furono i primi ad avere il diritto alla morte, perché un essere cellulare è in un certo senso immortale. Chi voleva difendere il "diritto alla mortalità" si radunò sotto il nome dei volvox. Immediatamente si formò un altro gruppo, che sarebbe stato più che contento di aiutare i volvox a raggiungere il loro fine ultimo, e questi furono chiamati antivolvox, o "immortali". I vecchi frequentatori delle aree ci tengono molto a che non venga sbagliato il gruppo cui appartengono. State attenti, perciò...

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Compilazione © 1993,1998 Maurizio Codogno
Alcune voci sono liberamente adattate dal "Jargon File" v. 4.0.0 e precedenti, a cura di Eric S. Raymond.
Questo testo può essere riprodotto in tutto o in parte, purché non a fini di lucro, e citandone la fonte.