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-= T =-
- taccone sm. [Torino]
- -
Sin. di patch. Etim.: dal piemontese tacun.
V. toppa.
- taglia e incolla loc.
- -
L'operazione, fatta a schermo con un mouse, che consiste nel selezionare
una parte di testo e spostarla in un altra posizione. La traduzione
italiana del "cut & paste" giunto al grande pubblico per
la prima volta con i Macintosh.
- tarare vt.
- - Creare un
archivio per un programma, usando il comando Unix tar. [FDT].
L'opposto è ovviamente "starare".
- tecnomaraglio sm.
[Bologna]
- - 1. Una costruzione tecnica completamente senza senso
pratico usando notevoli quantità di risorse (ad esempio, fare una
rete locale in casa in modo da comandare il calcolatore in camera mentre
si è in cucina). - 2. la persona che si occupa di tali cose, o in
senso lato chi faccia sfoggio e/o utilizzi oggetti di tecnologia
particolarmente avanzata senza averne una reale necessità.
- telcos sf. pl. (raro)
- -
Le società di telecomunicazioni mondiali, dalla AT&T alla nostra
Telecom Italia. Il termine è direttamente preso dalle riviste tecniche in
lingua inglese, il che spiega almeno in parte la sua rarità.
- telematico sm., agg.
- -
Chiunque (o qualunque cosa) accoppi l'informatica all'uso di linee di
comunicazione remote. Chiunque stia leggendo questo gergo è con buone
probabilità un telematico (altrimenti sarà meglio che io prenda
provvedimenti contro chi ha messo questo testo su carta o CD-ROM senza
avvisarmi!) Si può facilmente intuire come il termine sia abbastanza
generico da significare tutto e il contrario di tutto, ma d'altra parte non
è che "informatica" sia così diverso...
- telnet sm. inv.
- - Il protocollo più usato per le connessioni verso altri sistemi: in pratica
si ha un terminale virtuale sul sistema remoto con il quale si può
fare tutto quello che si farebbe sul posto. Evit. il verbo `telnettare'.
- telnettabile avv.
- -
Raggiungibile via telnet.
- tempo di CPU loc.
- - Il tempo
speso da un calcolatore ad eseguire un programma in un ambiente con
multipli processi. Esso è ovviamente minore del tempo vero e proprio
trascorso, visto che anche gli altri programmi che stanno correntemente
girando hanno diritto a una parte dell'attenzione del calcolatore.
- tempo reale, in
avv.
- - Fare qualcosa mentre gli altri stanno guardando o
aspettando. "Aspetta un attimo: ti aggiungo questa
ficia in tempo reale e ti do il programma
completo". La voce è ovviamente nata molto prima dell'omonima
trasmissione (qualcuno se la ricorda?).
- tera pref.,sm.
- - Dieci alla
dodicesima potenza. Già che ci sono, vi ricordo che tra i
prefissi ufficiali approvati da una delle tante Conference
Generale des Poids et Mèsures ci sono ancora peta- (10^15)
ed exa- (10^18). Nel 1990, la conferenza numero 19 ha aggiunto zetta-
(10^21) e yotta (10^24). Nel campo del piccolo invece si ha milli-,
micro-, nano- (10^-9), pico- (10^-12), femto- (10^-15), atto- (10^-18),
zepto- (10^-21) e yocto- (10^-24). E adesso basta con la lezione di
fisica! V. anche kilo, mega, giga.
- terminale
intelligente sm.
- - Un terminale che ha sufficienti
capacità elaborative per elaborazioni grafiche, o comunque per
sollevare il calcolatore cui viene collegato da parte del processamento
dei dati verso di esso. L'"intelligenza" necessaria varia col
tempo: vent'anni fa, un terminale che avesse il cursore indirizzabile
era considerato intelligente...
- TeX /tehh/, err. /tecs/ sm.
- -
Il sistema di text
processing dello smanettone. Notate che
si parla di text e non di word processing: in realtà si
può usare un qualunque programma per scrivere il sorgente TeX,
che poi verrà compilato per la stampante (o il display video)
posseduto. Il tutto in spregio ai sistemi
WYSIWYG che sono tanto di moda. Però i risultati ne valgono
la pena ancora oggi, anche se TeX è stato scritto negli anni '70 dal
matematto D.E.Knuth perché non
gli piaceva il modo in cui venivano scritti i suoi libri di matematica, e il
programma è praticamente intatto da dieci anni, non essendoci
nulla da aggiungere. Man mano che i rarissimi bachi
vengono eliminati, la versione tende al valore pi greco: oggi siamo alla
3.14159. Da notare la forma di scrittura (è stato
probabilmente il primo nome di programma a utilizzare la forma mista
maiuscolo-minuscolo) e la pronuncia (la X si deve pronunciare come una h
fortemente aspirata).
- tick sm. [Fido]
- - Dal nome
del primo programma avente tale funzione, un sistema distribuzione
automatica di files per mezzo di una BBS. In
breve, si fa un "abbonamento" ad un nome magico; tutte le
volte che si aggiunge un file in corrispondenza di tale nome, il file
viene messo in hold. [*]
- tirare giù loc.v.
- -
1. Prelevare un file da un sistema remoto, tipicamente via ftp. "Non sono ancora riuscito a tirare giù
l'ultima versione di Netscape: ci sono sempre troppi utenti connessi!"
Vedi anche downloadare, che però è
usata in ambiente Fido. - 2. Compiere l'operazione di spegnimento
(shutdown) di un sistema operativo. "Oggi pomeriggio dovrò tirare giù
beatles per una mezz'oretta, per aggiungergli un hard disk".
- tirare su loc.v.
- -
Di un sistema che è cascato, farlo ripartire.
"Vado a tirare su il server - tra cinque minuti ci si può di nuovo
collegare". Non c'entra nulla col precedente termine tirare giù.
- topo sm. [Fido]
- - Nella
locuzione "siamo fuori del topo", col significato di
"siamo fuori tema". Si noti che usare "topo" al
posto di mouse è terribilmente naive, e fa immediatamente capire
che l'interlocutore è sicuramente un novellino - a meno che non
si sia tra amici e si usi il termine in senso scherzoso. Al limite
(almeno a Torino) si può usare al posto di mouse la voce
dialettale "il giari". Etim.: dall'inglese "off
topic" (fuori argomento), ma se si vuole fare una bella figura si
può sempre portare avanti l'etimologia e dire che deriva
direttamente dal greco topos, luogo.
- toppa sf.
- - Una patch buttata giù (v. buttare giù, senso #1) alla svelta,
perché non si ha tempo e/o voglia di fare una riparazione per
bene. "Qui aggiustare il tutto è un casino. Mettiamo una
toppa e proviamo a lavorare così".
- tostapane sm.
- - Un
calcolatore MS-DOS. Non si è mai capito se il termine (derivato
dall'inglese "toaster") sia usato solo in senso ironico o
qualcuno crede davvero in un suo possibile utilizzo in tale modo. Cfr.
fermaporte.
- tracciare vt.
- -
Nell'espressione "tracciare una variabile", si intende debuggare un programma passo-passo, mentre
si controlla il valore della variabile in questione. Etim. Dall'inglese
to trace, che però ha un significato più generico (ad
esempio, in BASIC l'operazione TRACE ON mostra tutte le istruzioni lette
dall'interprete).
- tre dita magiche sf. pl.
- - La
combinazione di tasti che permette di
resettare un sistema che si è
piantato. Nei PC-IBM è Control-Alt-Del, scelta inizialmente
perché era impossibile schiacciare per errore questi tre tasti
con un'unica mano. Peccato che le tastiere estese rendano ciò
facilissimo.
Non tutti sanno che perfino i Macintosh hanno
l'equivalente delle tre dita magiche, anche se nessuno le usa. La
combinazione di tasti Command-Option-Escape permette di chiudere
immediatamente il task (chiedo scusa: l'applicazione!) in corso senza
nessuna domanda di salvataggio o altro: comodo quando la situazione
sembra precipitare e si vuole salvare il salvabile.
- troiano sm.
- - Un programma
che, una volta eseguito, danneggia
- tubista sm.
- - (obsol.) Ai
tempi in cui i transistor cominciavano a prendere piede, i tubisti erano
i sostenitori dell'assoluta e indiscutibile superiorità delle valvole
termoelettroniche - gente come il __pma__,
insomma.
- twittare /tuittare/ sm.
- -
1. Abbassare il livello di privilegio di un utente su un BBS, in genere a causa di un suo comportamento
particolarmente scorretto. - 2. In senso lato, privare un qualunque
utilizzatore di un calcolatore dei suoi normali privilegi, per impedirgli
di compiere altri danni - tipicamente in buona fede, ma pur sempre danni.
Etim. Dall'inglese twit (stupido, cretino), il più basso livello di accesso
concesso nei sistemi Fido.
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Compilazione © 1993,1998 Maurizio Codogno
Alcune voci sono liberamente adattate dal "Jargon File" v.
4.0.0 e precedenti, a cura di Eric S. Raymond.
Questo testo può essere riprodotto in tutto o in
parte, purché non a fini di lucro, e citandone la fonte.