[Introduzione] [Precedente] [ Seguente] [Indice]

-= D =-

D'bug sm. [Fido]
- Nome dato a D'Bridge (un mailer per BBS) dai suoi numerosi detrattori, che facevano notare la quantità di bachi che contiene, o almeno conteneva. C'è anche chi afferma che nelle versioni beta, la sigla B1069, B1072 e simili indichino in realtà il numero di bachi presenti. Varianti: D'bleach!, D'xan (v. fustone), D'burp, Dibrigge, e ... Oronzo (creato dal compianto Alberto Morosi perché era stato proibito di parlare nelle aree di messaggi Fidonet di D'Bridge).
daunlodare vt.
- Variante grafica di downloadare.
debuggare /debaggare/ vt.,vi.
- Fare girare un programma all'interno di un programma speciale (detto per l'appunto debugger), che permette di potere fermare l'esecuzione in punti chiave, in modo che la ricerca di un baco del programma possa essere facilitata. Naturalmente un Vero Programmatore preferirà evitare l'uso di programmi di debugging e si limiterà ad aggiungere al programma alcune linee di controllo per capire cosa sta succedendo in fase di esecuzione... o meglio ancora, un V.P. non ha bisogno di debuggare perché i suoi programmi sono sempre corretti al primo colpo.
decodare vt.
- Eliminare da una coda (di stampa, di esecuzione...) un elemento, per una qualunque ragione. Il contrario di incodare.
decrittare vt.
- L'opposto di crittare. Partire da un testo apparentemente incomprensibile, e applicarci un algoritmo che permetta di ricavare il messaggio originale.
default sm.
- 1. La scelta che viene effettuata in assenza (per la precisione, in contumacia: questo è almeno uno dei significati della parola in inglese) di una specificazione. - 2. Nell'espressione di default, sta a significare "ovviamente, chiaramente, sempre". Es.: "Se decidiamo di fare una gita, ti invitiamo di default".
demo sf. inv.
- 1. Versione di un programma commerciale che è stata limitata artificialmente (ad esempio è impossibile salvare il file creato, oppure il programma termina dopo 10 minuti) in modo che serva solo da valutazione per chi vuole vedere le caratteristiche di un programma prima di acquistarlo. - 2. Dimostrazione di un programma sviluppato da qualcuno di fronte ai propri capi. Ha in comune col significato precedente l'assoluta impossibilità di svolgere molte funzioni (perché non implementate); inoltre è la causa scatenante dell' effetto demo.
demone /d'emone/ sm. [Unix]
- Un processo di sistema lanciato automaticamente, tipicamente alla partenza del sistema, che monitora l'arrivo delle richieste per cui esso è specifico, e "si sveglia", per soddisfare la richiesta. Esempio canonico di demone è cron, che a intervalli di un minuto controlla se è il momento di lanciare uno dei programmi che sono stati indicati nella propria tabella di configurazione. Un altro esempio è httpd, che ascolta sulla porta (sign. n. 2) http per richieste di pagine WWW.
devirare sm.
- Eliminare un virus da un file oppure da un calcolatore. Il nome evoca piuttosto bene l'operazione di taglio (della parte infetta del codice di un programma) che occorre fare per cancellare un virus. [FDT]
dinosauro sm.
- 1. Persona che ha lavorato e vissuto con gli elaboratori del giurassico, quando 32 Kbyte di RAM erano un sogno anche sui grandi sistemi. Man mano che le nuove leve di giovani pivelli per cui ms-windows è il sistema operativo (!) migliore mai apparso a questo mondo si affacciano alla ribalta, i requisiti per essere un dinosauro si allentano: probabilmente l'estensore di queste note potrebbe essere bollato in tal modo semplicemente per avere lavorato su un PDP 11/34. - 2. HW o SW obsoleto.
dischetto sm.
- Un qualunque floppy disk. Oggi il termine è praticamente sinonimo di floppino, ma si può ancora sentire la frase "Ne ho una copia solo su un dischetto da cinque", intendendo appunto il vecchio formato da 5.25 pollici.
disco fisso sm.
- Sinonimo per disco rigido. Divertente notare che le prime memorie magnetiche di massa (gli antenati dei dischi rigidi, ben 300 MB!) che io ricordi in realtà non erano fisse, ma rimovibili... Il tempo cambia molte cose.
disco rigido sm.
- L'hard disk, quella roba insomma che sta all'interno del vostro calcolatore per immagazzinare i dati e non ne esce (quasi) mai fuori. Una caratteristica comune a molte parti di un calcolatore, ma portata al parossismo nel disco rigido, è la sua contrazione relativistica. Al momento dell'acquisto e dei primi test il disco rigido sembra enorme e velocissimo, ma subito dopo essersi procurati il software da installare diventa improvvisamente sempre troppo piccolo e di una lentezza esasperante. Vedi anche floppino.
displayare vt. depr.
- Brutto sinonimo di visualizzare. Etim.: dall'inglese display, schermo.
door sf. [Fido]
- 1. Programma presente in molti BBS, che una volta lanciato permette l'esecuzione di altri programmi esterni, facendo in modo che l'interazione di questi avvenga attraverso la porta seriale e la linea telefonica invece che alla console. - 2. In ambiente DOS, il programma stesso eseguito da una door (sign. #1): Vedi anche external. Etim.: calco dall'inglese (porta).
dossista sm
- L'utilizzatore di un sistema MS-DOS. Vedi dosso.
dosso sm.
- Un sistema MS-DOS, oppure l'utilizzatore di un tale sistema. Termine dispregiativo, usato soprattutto nell'ambito Macintosh. Cfr. tostapane. Vedi anche giocattolone, fermaporte.
downloadare /daunlodare/ vt., raro vi.
[Fido] - Recuperare via modem un programma da un BBS. Attività preferita da un puppatore, che probabilmente prova un implulso irrefrenabile a spendere i soldi della bolletta telefonica per ottenere dei programmi che magari non userà mai ("sindrome del collezionista"). Il termine equivalente Internet non è ftpare /effetipare/, che non merita il diritto a una propria voce in questo lessico, ma bensì tirare giù. Sin. scaricare; Opp. uploadare, uppare. Etim.: dall'inglese download, scaricare.
dragare vi.
- L'azione di un PC che swappa massicciamente, riconoscibile dal caratteristico rumore fatto dalla testina del disco che fa per l'appunto venire in mente una scavatrice. Chi ha fatto girare un news server - classica applicazione dragante! - sa che l'analogia non è poi così campata in aria... [PR]
dumpare /dampare/ vt.
- 1. Convertire i caratteri che compongono un file in maniera visualizzabile a terminale, ad esempio come numeri esadecimali da un lato e con l'eventuale carattere ASCII corrispondente dall'altro. La cosa non è solo utile per chi vuole craccare un programma, ma anche per cercare di capire come mai l'output di un programma che sarebbe dovuto essere di poche decine di byte ha riempito il disco rigido. - 2. Scrivere su un file i valori assunti da una matrice durante una sessione di debug (v. debuggare), in modo da poterli controllare con più calma. Etim.: dall'inglese to dump, scaricare.

[Introduzione] [Precedente] [ Seguente] [Indice]
Compilazione © 1993,1998 Maurizio Codogno
Alcune voci sono liberamente adattate dal "Jargon File" v. 4.0.0 e precedenti, a cura di Eric S. Raymond.
Questo testo può essere riprodotto in tutto o in parte, purché non a fini di lucro, e citandone la fonte.